Le imprese di tutta Europa da oggi potranno accedere con più facilità ai finanziamenti europei grazie all’ampliamento, voluto dalla Commissione europea, del portale unico dedicato proprio a questi finanziamenti, che ora accoglie anche i Fondi strutturali: il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse).
Il nuovo portale fornisce agli imprenditori e alle piccole e medie imprese (Pmi) informazioni semplici, complete e aggiornate per accedere a oltre 100 miliardi di euro di vari programmi Ue per il periodo 2007-2013. Le integrazioni apportate oggi raddoppiano il numero di banche e fondi partner, portandolo a oltre mille, e contribuiscono a potenziare una fonte d’informazioni essenziale per il finanziamento delle Pmi mediante garanzie, prestiti e capitale di rischio.
Negli ultimi due anni quasi un terzo delle Pmi che ha richiesto un prestito bancario non l’ha ottenuto o ha ottenuto un importo inferiore. Le prospettive finanziarie per le piccole imprese europee del mese in corso confermano che l’ambiente imprenditoriale è in peggioramento e che le banche dell’area dell’euro hanno inasprito gli standard di credito. Di conseguenza l’accesso ai finanziamenti dell’Ue e le relative informazioni sono quanto mai importanti per le imprese.
I Fondi strutturali forniscono già alle Pmi un aiuto di circa 70 miliardi di euro per il periodo 2007-2013. In occasione della conferenza European support for SMEs for the period 2014 – 2020 (Sostegno europeo alle PMI per il periodo 2014—2020), tenutasi oggi a Bruxelles, il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, commissario europeo responsabile dell’Industria e dell’imprenditoria e Johannes Hahn, commissario europeo responsabile della Politica regionale, hanno dichiarato: “Il portale unico dedicato ai finanziamenti dell’Ue aiuterà le Pmi a reperire facilmente e velocemente i finanziamenti tanto necessari. Una delle principali priorità della Commissione è semplificare e ridurre gli ostacoli che le imprese si trovano ad affrontare. L’integrazione dei Fondi strutturali dell’Ue nel portale unico rappresenta un importante caposaldo. Al tempo stesso desideriamo incoraggiare gli Stati membri e le regioni a utilizzare tali strumenti finanziari in quanto possono rafforzare gli effetti della politica di coesione, fungendo da catalizzatori d’investimenti di cruciale importanza, necessari per fornire un impulso all’economia europea e creare occupazione”.