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Rete unica Netco-Open Fiber, Scannapieco: “Tema va affrontato”



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L’Ad di Cassa depositi e prestiti: “Se c’è una struttura industriale inefficiente perché ci sono duplicazioni di costi e ci sono opportunità di razionalizzare e semplificare le cose, penso sia un bene per tutto il Paese”. E sulla trattativa con le banche per il piano OF: “Continuiamo a lavorare”

Pubblicato il 6 giu 2024



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“Se c’è una struttura industriale inefficiente perché ci sono duplicazioni di costi e ci sono opportunità di razionalizzare e semplificare le cose, penso sia un bene per tutto il Paese sia per la competitività, ovvero dotare tutto il Paese di una infrastruttura digitale, sia per le aziende perché possono investire in maniera più efficiente. Continuiamo a ritenere che sull’assetto industriale complessivo ci sia possibilità di miglioramento”. Così l’Ad di Cassa depositi e prestiti, Dario Scannapieco in merito al progetto che punta all’integrazione degli asset fra Netco e Open Fiber, dossier che considerato il via libera della Ue alla vendita della rete Tim a Kkr potrebbe tornare presto di stretta attualità. Se è vero che Scannapieco ritiene che l’integrazione “è un tema che dovremmo affrontare in una seconda fase” – il closing dell’operazione Netco è atteso entro l’estate e stando a runors potrebbe chiudersi prima del previsto – l’Ad di Cdp propende dunque per una combinazione in nome dell’efficienza.

Il rifinanziamento di Open Fiber

Riguardo al rifinanziamento di Open Fiber da parte delle banche (Cdp è azionista di maggioranza della wholesale company con il 60%, Macquarie è al 40%) su cui si lavora da settimane Scannapieco sottolinea che “continuiamo a lavorare con intensità e nella giusta direzione con con un approccio positivo”. Ma sulle tempistiche “non posso anticipare niente”, ha detto.

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