Il 5G volàno per rendere i grandi eventi ancora più memorabili. Durante concerti, manifestazioni sportive o anche nel caso del prossimo Giubileo, la connettività riveste un ruolo chiave: le persone vogliono condividere emozioni attraverso foto, video, post via social mentre gli addetti ai lavori devono garantire la maggiore sicurezza possibile e anche nuovi servizi – le applicazioni immersive sono un esempio – al passo con le necessità e le aspettative del pubblico.
In questo contesto, con l’aumento esponenziale del traffico dati, le reti mobili pubbliche risultano essere sovraccariche ed a volte non sono in grado di fornire la velocità e l’affidabilità necessarie per garantire un’esperienza coinvolgente e memorabile.
Nelle arene per eventi l’utilizzo di dati sta infatti crescendo del 67% anno su anno. Questo è dovuto ai cambiamenti nel comportamento degli utenti, soprattutto tra i più giovani, ma anche al diffondersi di nuove applicazioni e servizi.
Oggi ai fan occorre garantire una copertura mobile ad alte prestazioni, robusta e affidabile. E non solo quando assistono ad uno spettacolo dal vivo, ma anche in prossimità della location. Ciò rappresenta per gli operatori una grande opportunità per dimostrare la loro capacità di creare reti evolute. Tuttavia, è anche una grande sfida, vista la necessità di fornire un’esperienza mobile senza soluzione di continuità a migliaia di persone che “occupano” la rete in contemporanea.
A che punto è l’Italia
Ma a che punto è l’Italia per quanto riguarda la diffusione del 5G e come i grandi eventi – il prossimo Giubileo soprattutto – possono fare da traino alla svolta? A tracciare il quadro Andrea Missori, presidente e Ad di Ericsson in Italia.
“L’Europa è in ritardo per quanto riguarda il 5G su banda media – spiega Missori – La copertura si attesta circa al 25% a fronte dell’85% del Nord America e del 95% della Cina. In Italia, in particolare, il numero di antenne 5G è poco più della metà di quelle 4G (dati ottobre 2023) ma quelle più ‘pregiate’ ovvero quelle su banda media, 3.6 GHz, si attestano intorno al 15%”.
Inoltre, precisa il manager “nel nostro Paese abbiamo ancora un 5G Non Standalone, ossia una tecnologia che si avvale ancora in gran parte della rete 4G per funzionare”.
I ritardi che si registrano in Italia e in Europa sono da addebitarsi alla mancanza di solidi ricavi in grado di mettere le telco nella condizione di fare nuovi investimenti. A questo si aggiunge l’eccessiva frammentazione di mercato.
“Il numero medio di abbonati per operatore in Europa è di 4,4 milioni rispetto ai 95 milioni degli Stati Uniti, ai 300 milioni dell’India e ai 400 milioni della Cina – ricorda Missori – L’Europa e l’Italia hanno semplicemente bisogno di un consolidamento di mercato. Sono gli operatori stessi a chiederlo”. Poi c’è anche il fattore prezzi ad alterare le condizioni di mercato.
“In Italia abbiamo un livello di prezzi che non ha uguali – sottolinea – Siamo il secondo mercato più competitivo al mondo dopo Israele, cioè il secondo per costo/Gigabyte più basso. In questo contesto sono due le alternative: o si tratta il settore telco come un mercato regolato, come una commodity, e allora si riconosce agli operatori la possibilità di aumentare i prezzi, come per l’acqua, la luce o il gas. Oppure, in un mercato libero, quando due player decidono una fusione, gliela si lascia fare”.
Come recuperare il gap
Eppure la costruzione di infrastrutture digitali diffuse capillarmente e ad alte prestazioni è la chiave della futura competitività dell’Europa, della sua leadership tecnologica e delle sue ambizioni di decarbonizzazione. Ecco perché è fondamentale trovare soluzioni per recuperare il gap.
Missori è ottimista perché l’Europa può vantare alte competenze a anche campioni dell’industria. “Ma lo dobbiamo fare in maniera strutturata e veloce perché il tempo di parlare di decisioni da prendere è finito – avverte – Sicuramente bisogna continuare nella diffusione del 5G su banda media, sia nelle aree identificate dal Piano Italia 5G per ridurre il digital gap, sia nelle grandi città. Serve poi monetizzare il 5G esistente, coinvolgendo diversi ecosistemi e offrendo ad esempio connettività dedicata, Fwa e reti private”.
Il ruolo dei grand eventi
In questo quadro sfruttare i grandi eventi come banco di prova può rappresentare una svolta nella strategia di diffusione delle reti mobili di nuova generazione.
“Occorre ovviamente – sottolinea il manager – predisporre le reti al 5G Standalone in grado di offrire maggiori velocità di connessionee latenza ridotta nonché abilitare network slicing, apertura e programmabilità delle reti. Ma farlo in spazi ‘ridotti’ è sicuramente più facile sul fronte della progettazione di coperture dedicate siano esse pubbliche, private o ibride”.
Nel caso dei grandi eventi il 5G funziona come piattaforma per l’innovazione sulla quale gli operatori interagiscono con nuovi ecosistemi.
“Il caso più intuitivo, a livello consumer, è il live streaming di video in tempo reale – puntualizza l’Ad di Ericsson – Pensando ai casi industriali, viene subito in mente il 5G broadcast, ossia una nuova era per la produzione e distribuzione audiovisiva, per realizzare ad esempio dirette Tv di eventi avvalendosi di uno smartphone o di attrezzatura specifica, meno ingombrante di un furgone per la trasmissione satellitare. Altri use case riguardano la sicurezza pubblica, le esperienze immersive, connettività indoor, la comunicazione olografica, la pubblicità digitale personalizzata e nuovi servizi ancora da immaginare”.
Molti di questi use case li vedremo realizzati in occasione del prossimo Giubileo. Un evento di livello mondiale in occasione del quale Roma, e l’Italia intera, possono dimostrare la loro leadership tecnologica, competenza e capacità di innovare. Un banco di prova anche per l’industria delle telecomunicazioni che deve collaborare mettere in campo tutta la tecnologia e l’esperienza che ha a disposizione.
I progetti di Ericsson
Ericsson è scesa in campo per portare la sua tecnologia d’avanguardia nei grandi eventi. Insieme a Vodafone e Bbc, ad esempio, ha realizzato una rete 5G privata per fornire una copertura ad alta banda larga per l’incoronazione di Carlo III nel Regno Unito. Si tratta della più grande rete 5G privata temporanea nel suo genere mai implementata: l’infrastruttura ha consentito il trasferimento rapido e sicuro della diretta della cerimonia da Westminster, Londra, alla redazione della Bbc in un’altra parte della città, in modo da poter essere condivisa in tutto il paese e nel mondo. L’utilizzo del 5G Standalone ha determinato due distinti vantaggi per l’industria del broadcast: impostare una soglia minima di velocità di upload per garantire che i contenuti digitalmente densi vengano caricati rapidamente e in modo affidabile per lo streaming in diretta; eliminare il rischio che la congestione di rete influisca sulle prestazioni della trasmissione.
Nelle ultime settimane, Stoccolma è stata protagonista di due dimostrazioni sul campo.
Tra il 17 e il 19 maggio circa 150.000 fan provenienti da 130 Paesi si sono ritrovati alla Friends Arena di Stoccolma per i concerti di una delle più grandi star del momento. Si è creata una situazione emblematica di ciò che avviene quando un enorme numero di persone si riuniscono in uno spazio fisico relativamente piccolo e la domanda di connettività mobile sale alle stelle. Tele2 ha dotato l’arena di copertura 5G, utilizzando le più recenti tecnologie di Ericsson, dimostrando come la tecnologia 5G faccia la differenza in queste occasioni. Tele2 ha reso noto che durante il primo concerto del 17 maggio, i 65.000 spettatori hanno caricato in media 190 MB di dati a persona, 80 dei quali relativi a foto e video. Complessivamente durante il concerto sono stati caricati 1.092 gigabyte di dati – pari alla quantità di dati caricata durante la stessa serata in tutta la città svedese di Örebro (che conta più o meno gli stessi abitati di Perugia). A conferma che il consumo di dati in queste occasioni è in rapidissima crescita, un anno fa al concerto di Beyoncé ogni abbonato Tele2 presente aveva caricato in media “solo” 54 megabyte di dati.
Lo scorso 1 giugno è andata invece in scena la 45esima Maratona di Stoccolma. La novità? È stata trasmessa in streaming da una telecamera 5G a bordo dell’auto di testa per tutta la durata della corsa. La trasmissione ha utilizzato una slice di rete dedicata sulla rete 5G Standalone di Three, garantendo un flusso video uplink affidabile e di alta qualità.
Oltre a essere adatto a eventi di grande portata e di alto profilo e quindi alle grandi emittenti, il broadcast 5G offre nuove opportunità anche alle emittenti locali e alle reti televisive che coprono eventi più piccoli con budget e risorse limitati.
Secondo una ricerca di Ericsson, l’implementazione del network slicing per facilitare la trasmissione e lo streaming produrrà ricavi per 33 miliardi di dollari entro il 2030.