Accordo trovato sui 1938 esuberi di Selex Es. Dopo 17 ore di confronto serrato, i vertici della società di Finmeccanica e i sindacati hanno convenuto che il piano di riorganizzazione avrà una durata di 24 mesi più una eventuale proroga di ulteriori 12 mesi: sono previste 1.610 eccedenze strutturali che saranno gestite con la mobilità volontaria finalizzata all’accompagnamento alla pensione. Ulteriore stimolo a scegliere la mobilità volontaria è rappresentato dalla cigs a zero ore della durata di due anni (da settembre 2013 ad agosto 2015).
Inoltre, per far fronte agli scarichi di lavoro è stato concordato l’utilizzo dei contratti di solidarietà per 9.000 lavoratori, con una riduzione del 13% dell’orario settimanale che comporterà una sospensione dal lavoro pari a due giornate mensili per singolo dipendente pagata all’80% della retribuzione. L’intesa prevede la stabilizzazione a tempo indeterminato degli attuali lavoratori assunti con contratto di somministrazione dopo 36 mesi (circa 80 lavoratori); inoltre, nell’arco della vigenza del piano di riorganizzazione, si punterà all’assunzione di 300 giovani con contratti di apprendistato.
Sono stati definiti tre livelli di relazioni industriali e argomenti di confronto: l’Osservatorio nazionale, composto da 6 componenti indicati dalle OO.SS. Nazionali e dal Management Aziendale che si riunirà di norma due volte l’anno su argomenti di strategia industriale e sull’andamento economico del Gruppo; il livello Territoriale con OO.SS. Territoriali e Rsu: il livello di stabilimento con le Rsu con verifiche trimestrali sull’andamento degli strumenti di sostegno al reddito e per una verifica puntuale sulla situazione carichi di lavoro sia già consolidati che quelli di nuova acquisizione.
“L’accordo firmato stamattina alla Selex Es, la più grande azienda del gruppo Finmeccanica, dimostra che, attraverso l’uso dei contratti di solidarietà si possono evitare i licenziamenti – evidenzia Maurizio Landini, segretario generale della Fiom – Si è scongiurato il pericolo che gli effetti della riorganizzazione del Gruppo fossero scaricati solo su una parte dei lavoratori. L’azienda, infatti, era partita dalla richiesta di collocare in cassa integrazione a zero ore quasi 2.000 lavoratori.”
“Con l’intesa, invece, si redistribuisce il lavoro fra tutti i dipendenti, la Selex occupa circa 11.000 persone, la cassa integrazione si applicherà solo ai lavoratori che abbiano i requisiti per l’accompagnamento alla pensione, e si assumeranno con contratti a tempo indeterminato tutti gli interinali – prosegue Landini – Inoltre, nei prossimi 3 anni, l’accordo prevede l’assunzione di ulteriori 300 lavoratori con contratti stabili. Un’intesa così importante dovrà ora passare attraverso il voto delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo.”
Infine, è stato sottoscritto un avviso comune da Selex ES, Fim, Fiom e Uilm dove si chiede un confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per chiedere al Governo di sostenere con finanziamenti certi programmi importanti e utili a consolidare e sviluppare Selex Es sia in Italia che sui mercati internazionali.
Secondo il segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli, quello raggiunto è “importante e innovativo accordo di riorganizzazione e rilancio del Gruppo. Ma ora il Governo deve fare la sua parte”.
“Sull’intesa – commentano segretari nazionali della Uilm Giovanni Contento e Mario Ghini – esprimiamo un giudizio positivo sul testo complessivo dell’intesa, pur consapevoli dei sacrifici che interessano una parte considerevole dei lavoratori di Selex Es, convinti però che tali sacrifici devono essere finalizzati al risanamento e al rilancio della Selex Es. Saremo vigili e determinati a verificare che tutto il Gruppo dirigente operi in coerenza con gli impegni previsti dall’intesa”.
Nei prossimi giorni saranno definite le assemblee informative e le modalità di coinvolgimento da parte di tutti i lavoratori del Gruppo.