OpenAI pronta a cambiare governance. Lo ha annunciato ceo di OpenAI, Sam Altman, precisando ad alcuni azionisti che la società sta valutando la possibilità di diventare una società benefit. Lasciando però la strada aperta anche ad altre opzioni. La notizia è riportata dal sito The Information. Una decisione presa anche da competitor come Anthropic e xAI.
L’ex capo della Nsa nel cda
Intanto nel cda di OpenAI è entrato Paul M. Nakasone, generale dell’esercito americano in pensione ed ex direttore della National Security Agency (Nsa).
Nakasone, al timone della Nsa dal 2018 fino a febbraio 2024, entrerà a far parte del neonato Safety and Security Committee e, come spiegato dalla stessa OpenAI, contribuirà a sostenere l’impegno dell’azienda per sviluppare un AI in grado di rafforzare la cybersicurezza, “consentendo una rapida individuazione e risposta alle minacce informatiche”.
Il Safety and Security Committee
Istituito il 30 maggio scorso, dopo l’allontanamento di dirigenti chiave che ha sollevato dubbi sul suo impegno nel mitigare i pericoli dell’intelligenza artificiale.
Composto da membri del consiglio e dirigenti, fra cui il Ceo Sam Altman, il Safety and Security Committee avrà 90 giorni per valutare i processi e le misure di salvaguardia relative allo sviluppo avanzato dell’AI e consulterà anche esperti esterni. Svilupperà inoltre raccomandazioni per potenziali miglioramenti e i risultati saranno presentati all’intero consiglio di OpenAI prima di essere resi pubblici. “Accogliamo con favore un forte dibattito in questo momento importante”, scrive OpenAI in un post ufficiale.
Al via l’addestramento di Gpt-5
OpenAI ha intanto iniziato l’addestramento del nuovo modello di AI generativa che dovrebbe essere chiamato Gpt-5 e che avvicinerebbe la tecnologia all’Agi, un’intelligenza artificiale generale in grado di raggiungere un livello di comprensione e ragionamento simile a quello umano o addirittura superiore.
La formazione del nuovo comitato di sicurezza arriva sulla scia delle recenti fuoriuscite di dirigenti che hanno alimentato preoccupazioni sulle priorità di sicurezza di OpenAI. E’ andato via Jan Leike che è stato subito cooptato dalla rivale Anthropic ma anche Ilya Sutskever, uno dei dirigenti che a novembre scorso mise in discussione il ruolo di Sam Altman. Nei giorni in cui i manager hanno lasciato, è anche scoppiata la polemica tra Scarlett Johansson e OpenAI: l’attrice, diventata un simbolo dell’IA dopo il film Her, ha acusato la società di aver clonato la sua voce per la nuova versione di ChatGpt.