AGENDA DIGITALE

Start up, il governo semplifica le procedure

Con il dl Lavoro eliminato l’obbligo della prevalenza delle persone fisiche nella compagine societaria e allargata la platea alle società titolari di software registrati alla Siae. Zanonato: “Misure che consentiranno di far compiere al paese un balzo avanti”

Pubblicato il 28 Giu 2013

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Più facile creare una start up. Il dl lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri, contiene inoltre una serie di interventi significativi anche sul fronte delle imprese innovative, di cui vengono semplificati e ampliati i requisiti per l’accesso alla normativa. In particolare, è stato abrogato l’obbligo della prevalenza delle persone fisiche nelle compagini societarie. Inoltre, si è intervenuto sui tre criteri opzionali per l’identificazione del carattere innovativo della startup, riducendo la quota minima di spesa in ricerca e sviluppo dal 20% al 15% ed estendendo l’accesso alle imprese con almeno 2/3 della forza lavoro costituita da persone in possesso di una laurea magistrale e alle società titolari di un software originario registrato presso la Siae. Quest’ultima misura può favorire un incremento importante di startup innovative nel campo dell’economia digitale.

“Questi interventi rafforzano notevolmente il ruolo dell’imprenditorialità nella creazione di occupazione – spiega il ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato – Questa misura consente al Paese di compiere un balzo in avanti nelle classifiche internazionali sulla competitività e diventare più attrattivo per gli investitori esteri”.

“Negli anni a venire – ha concluso il ministro – larga parte della nuova occupazione dipenderà dalla capacità di avviare nuove imprese innovative. Gli ultimi dati ci dicono che in pochi mesi sono nate nel nostro Paese quasi mille startup e contiamo che, con l`allargamento dei requisiti, il numero possa raddoppiare entro la fine dell’anno”.

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