“Con la cessione della propria rete, WindTre potrebbe guardare più attivamene al consolidamento nel mercato retail, puntando ad una eventuale combinazione con Iliad come contromisura alla fusione annunciata tra Vodafone e Fastweb”: questa l’ipotesi di Intermonte che prova a simulare il nuovo scenario a patto che si sciolga il nodo dello scorporo della rete.
Nuova operazione con il fondo Eqt?
Nel ricordare lo stop dell’operazione con gli svedesi di Eqt lo scorso febbraio, Intermonte sostiene che “una volta superate le difficoltà sulle clausole di cambio di controllo nella JV Zefiro con Iliad e negli accordi in essere sul 5G con Fastweb, ragioni che avevano fatto saltare il deal, WindTre potrebbe tentare un nuovo accordo con Eqt o trovare altri acquirenti per la sua rete come Kkr/Netco”.
I piani di CK Hutchison
Secondo Reuters l’azionista CK Hutchison starebbe considerando diverse opzioni in Europa, tra cui uno spin-off per una Ipo, la vendita dell’unità in blocco o la cessione di quote di controllo in alcuni paesi, perseguendo una strategia “asset-light”. Intanti CK Hutchison ha deciso di rinunciare a 2,85 miliardi di prestiti infruttiferi concessi alla società in Italia che avrebbe dovuto restituire a fine 2023 e che sono stati convertiti in riserva a conto futuro aumento di capitale.
Le questioni antitrust
Ma una eventuale fusione fra WindTre e Iliad non sarebbe “neutra”. “Sotto il profilo antitrust, un merger WindTre-Iliad potrebbe essere soggetto a rimedi per mitigare l’eccessiva concentrazione di mercato”. WindTre – ricordano gli analisti – è il primo operatore di mercato con il 24,6% delle human sim e Iliad è al 13,7% (a dicembre 2023). “Ci sarebbe però complementarità sulla dotazione di spettro 5G – WindTre non ha spettro 700Mhz a differenza di Iliad, Vodafone e Tim – che quindi non dovrebbe essere ceduto a nuovi operatori”.
Gli impatti sul Tim
Secondo Intermonte un eventuale consolidamento tra WindTre e Iliad sarebbe positivo per Tim: “Malgrado verrebbe meno l’appeal speculativo diretto su Tim Consumer – che potrebbe comunque guardare a PosteMobile, come target, con minori issue antitrust – il merger WindTre-Iliad porterebbe ad una semplificazione della struttura del mercato da 5 a 4 operatori e faciliterebbe la market repair a beneficio di tutti gli operatori. Il nostro target price di 38 centesimi non incorpora un potenziale upside di circa 27 centesimi da una possibile rivalutazione di Tim Consumer a un multiplo “fair” di 6x EV/Ebitda after lease o 7,6x per l’intera ServCo domestica, lo stesso multiplo offerto da Fastweb per Vodafone Italia, che potrebbe essere immediatamente cristallizzato attraverso indirettamente la market repair/ consolidamento del mercato o una cessione diretta dell’asset”.