L’INTERVISTA

Snom, Lucini: “Nel mercato Voip non ci sarà spazio per chi non ha competenze”



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La sopravvivenza dei provider sarà determinata dall’acquisizione di skill sulle nuove tecnologie, in particolare quelle cloud-based che supportano modelli di scala apprezzabili, ma anche dalla capacità di estendere i confini territoriali attraverso partnership e fusioni, e di adattarsi alla modalità di erogazione dei servizi basata su canone mensile

Pubblicato il 12 lug 2024

Enzo Lima

giornalista



massimo lucini

“Nei prossimi due anni nel mercato della telefonia Voip si assisterà a un consolidamento che riguarderà piccoli operatori e system integrator”: questa, secondo Massimo Lucini, Channel Director Italy di Snom, l’evoluzione dello scenario. “La sopravvivenza dei provider sarà determinata dall’acquisizione di competenze sulle nuove tecnologie, in particolare quelle cloud-based che supportano modelli di scala apprezzabili, ma anche dalla capacità di estendere i propri confini territoriali attraverso partnership e/o fusioni, e di adattarsi alla modalità di erogazione dei servizi basata su canone mensile. La chiave di volta per affrontare queste importanti sfide, tuttavia, non risiede nel replicare il modello standardizzato delle grandi telco, né nel differenziarsi attraverso una proposta economica al ribasso, purtroppo anche in termini di qualità.

Lucini, come stanno le cose ad oggi?

Il mercato del Voip in Italia sta vivendo una crescita significativa, grazie all’adozione di soluzioni di comunicazione di nuova generazione che consentono alle aziende italiane non solo di ridurre i costi delle comunicazioni ma anche di migliorare l’efficienza operativa. Numerosi anche i driver di crescita di cui attualmente beneficiano tutti gli attori del mercato. Tra questi il piano per la digitalizzazione dell’Italia, supportato da investimenti pubblici e privati, sta favorendo l’adozione di tecnologie digitali, inclusi i servizi Voip, e la crescente esigenza di soluzioni di comunicazione flessibili e adatte al lavoro da remoto, che poco si sposa con una standardizzazione di hardware e servizi.

Qual è il ruolo delle telco?

Secondo le rilevazioni di Statista a fine 2023 Tim domina il mercato con una quota del 40% mentre Vodafone, Wind Tre e Fastweb seguono a distanza con una quota di rispettivamente del 15,9%, 13,9% e 13,8%. Ma il consolidamento delle Tlc a cui stiamo assistendo conferma il trend verso una riduzione degli attori che puntano sulla competitività dei servizi “standard” soprattutto in un ambito, quello aziendale, da sempre foriero di importanti fatturati ricorrenti. I grandi operatori standardizzano ed efficientano pochi prodotti a portafoglio, selezionando alcuni modelli di telefoni IP fissi e ricorrendo a soluzioni IP cordless Dect per lo più per la parte progettuale. Canonizzano un servizio all inclusive, peraltro sempre più richiesto dalla clientela aziendale che desidera avere più controllo e flessibilità nella configurazione del costo mensile. Inoltre, non vendono l’hardware, che, facendo parte del canone, diventa ulteriore fonte di margine.

E quello dei system integrator?

I system integrator hanno le competenze e la flessibilità per rispondere a esigenze che si fanno sempre più strada in ambito Voip, ossia la sicurezza delle comunicazioni, che rappresenta oggi sempre più un’opportunità per le aziende che possono offrire soluzioni sicure e affidabili, e una qualità del servizio costante e alta, che è essenziale per la soddisfazione del cliente e rappresenta una sfida tecnica per i fornitori di servizi Voip. La continua innovazione nelle tecnologie Voip, come l’uso di piattaforme cloud, l’integrazione dell’intelligenza artificiale per l’analisi delle chiamate, o ancora l’integrazione tra building automation e telefonia, sta aprendo nuove opportunità di business che implicano la fornitura di servizi più avanzati e personalizzati ad una clientela comunque da sempre attenta al rapporto prezzo/prestazioni ma anche alla qualità delle soluzioni. Le soluzioni di comunicazione unificata, i contact center cloud e i sistemi di risposta vocale interattiva sono particolarmente richiesti nel settore enterprise. Non solo, i servizi di Hosted IP Pbx, che offrono sistemi telefonici basati su cloud, stanno crescendo rapidamente. Questi servizi eliminano la necessità di manutenzione dell’hardware, rendendoli attraenti per le imprese che cercano soluzioni scalabili e a basso costo. Collaborare con gli Internet Service Provider per offrire pacchetti combinati di connettività e servizi Voip può essere un’opportunità redditizia per l’intero comparto.

In che modo?

Gli Isp possono includere servizi Voip nei loro pacchetti per attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti, mentre i fornitori di servizi Voip possono beneficiare di una maggiore visibilità e accesso a una base di clienti già esistente operando un vantaggioso cross selling, soprattutto in ambiti, come la pubblica amministrazione, spesso legati ai grandi operatori. Al contempo in un contesto di alta dispersione geografica come in Italia, i partner di canale risultano un fattore essenziale per gli Isp, non solo per la commercializzazione dei prodotti di telefonia e Internet ma anche per la fornitura di servizi di valore.

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