INTERROGAZIONE

Facebook, Bianconi (Pdl): “13 milioni di italiani a rischio privacy”

Il deputato presenta un’interrogazione al ministro dell’Interno: “Fb viola in continuazione libertà e segretezza degli utenti”

Pubblicato il 02 Lug 2013

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Facebook compie azioni di dubbia correttezza nei confronti dei dati sensibili forniti dagli utenti”: ne è convinto il deputato Pdl, Maurizio Bianconi, che, proprio dopo aver ricevuto una lettera di scuse per violazione della privacy dal colosso californiano, ha deciso di presentare un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno.

Nella lettera, ha spiegato il tesoriere del partito di Berlusconi, i rappresentanti del social network hanno ammesso di aver compiuto “azioni di lesione della privacy e gravi infortuni sull’avvenuta e non voluta pubblicità di dati sensibili”.

Da qui la decisione dell’avvocato aretino di porre la questione in parlamento.

“La privacy di oltre 13 milioni di italiani – spiega nell’interrogazione – è a rischio. Ci troviamo di fronte a una violazione palese e continua non solo degli articoli 14, 15, e 21 della Costituzione, ossia rispettivamente quelli riguardanti il domicilio, la libertà e la segretezza della corrispondenza e la libertà di pensiero, ma soprattutto dell’art. 2 della Costituzione che riguarda i diritti inviolabili dell’uomo. Il problema non è limitato a disguidi e limiti propri della rete – prosegue – ma riguarda in particolare proprio Facebook, che risulta essere particolarmente carente di misure di sicurezza interna: frequenti sono le mail di scuse che arrivano dagli amministratori di sistema in cui si viene avvertiti del fatto che con tutta probabilità un estraneo a causa di un bug ha potuto vedere il tuo indirizzo mail o il numero di telefono. A questo punto – conclude il deputato – di fronte all’enorme diffusione e all’ancor più enorme e pericoloso impatto che ne potrebbe derivare, è necessario che il ministero dell’Interno predisponga al più presto una verifica e gli opportuni controlli in merito, per non mettere a rischio la sicurezza di milioni di italiani”.

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