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Nokia, il 5G in sofferenza ma Lundmark resta ottimista



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La debolezza della domanda di infrastrutture per la quinta generazione mobile impatta sui risultati. L’utile operativo è diminuito del 32% e le vendite del 18%. Fixed Networks, Ip Networks e Optical Networks i tre asset su cui fa leva la strategia futura. “Accelerazione significativa nella seconda metà dell’anno”

Pubblicato il 18 lug 2024




Nonostante il calo delle vendite delle apparecchiature 5G e gli utili in picchiata, commentando i risultati della prima metà dell’anno Nokia si dice ottimista sull’evoluzione del business nei prossimi mesi.

Le ragioni del rallentamento

In particolare, nel secondo trimestre, l’utile operativo è sceso del 32%, attestandosi a 423 milioni di euro, rispetto ai 619 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Nokia, così come Ericsson, sconta la riduzione degli acquisti di tecnologie di telecomunicazione da parte degli operatori clienti, che hanno comportato anche l’annuncio di pesanti tagli al personale.

Le vendite nette di Nokia sono diminuite del 18% su base annua a valuta costante, soprattutto perché il ritmo degli investimenti nella tecnologia 5G in India – che aveva rappresentato circa il 12,5% delle vendite totali del 2023 – sta rallentando dopo la rapida crescita dell’anno precedente.

“L’impatto più significativo è stato il difficile periodo di confronto dell’anno precedente, che ha visto il picco della rapida diffusione del 5G in India, con l’India che ha rappresentato tre quarti del calo”, precisa la società in una nota, rimarcando tuttavia che è previsto un ritorno alla crescita nel secondo semestre.

“Sebbene la dinamica stia migliorando, la ripresa delle vendite nette sta avvenendo con un certo ritardo rispetto a quanto previsto in precedenza”, ha dichiarato il ceo Pekka Lundmark. “In prospettiva, riteniamo che il settore si stia stabilizzando e, data l’acquisizione di ordini registrata negli ultimi trimestri, ci aspettiamo una significativa accelerazione della crescita del fatturato netto nel secondo semestre”. La previsione fa il paio con quella di Ericsson, che proprio la settimana scorsa aveva annunciato una ripresa del mercato, grazie al ritorno della domanda in Nord America.

In una telefonata con i giornalisti, Lundmark ha detto che Nokia sta vedendo i primi segnali di miglioramento della domanda nella stessa regione. “Il mercato della fibra in Nord America sta mostrando segnali promettenti. Abbiamo firmato nuovi importanti accordi”.

L’azienda ha mantenuto la propria guidance per l’intero anno per un utile operativo comparabile tra i 2,3 e i 2,9 miliardi di euro.

L’analisi e la strategia di Lundmark

“In generale, il mercato rimane incerto”, ha commentato Lundmark, “quindi continueremo a essere agili e a gestire con prudenza la nostra base di costi mentre navighiamo in questo ambiente. Nel secondo trimestre abbiamo annunciato due importanti transazioni nel settore delle infrastrutture di rete, a sostegno del nostro pilastro strategico di gestione attiva del portafoglio. Il 27 giugno abbiamo annunciato un accordo per la vendita della nostra attività di reti sottomarine allo Stato francese. Abbiamo inoltre annunciato l’intenzione di acquisire Infinera per aumentare la scala e la redditività della nostra attività nelle reti ottiche. Questo ci consentirà di fornire innovazioni più rapide e di espandere la nostra posizione sia con i clienti su scala web che a livello regionale in Nord America”. Transazioni che focalizzeranno e rafforzeranno “la nostra attività di Network Infrastructure, il cui futuro si basa su tre unità leader di mercato: Fixed Networks, IP Networks e Optical Networks. Stiamo investendo nell’Infrastruttura di rete perché vediamo in questo settore un’opportunità irresistibile di crescita del fatturato netto a una cifra media e di miglioramento della nostra redditività fino a un margine operativo medio-alto nel tempo”.

Lundmark ho poi sottolineato che “il nostro margine operativo comparabile è stato del 9,5% rispetto all’11,4% dell’anno precedente. Abbiamo compiuto progressi significativi nel nostro programma di riduzione dei costi e abbiamo già realizzato risparmi di 400 milioni di euro su un obiettivo di 800 milioni-1,2 miliardi di euro di risparmi lordi entro il 2026. Il secondo quarter è stato un altro trimestre forte per la generazione di cassa, con un free cash flow di 394 milioni di euro, mentre la nostra posizione di capitale circolante continua a normalizzarsi. Il miglioramento della generazione di cassa ha fatto sì che il Consiglio di amministrazione intenda accelerare il programma di riacquisto di azioni proprie, attualmente in corso, per un valore di 600 milioni di euro, con l’obiettivo di completarlo entro la fine di quest’anno, rispetto al precedente obiettivo della fine del 2025”.

In prospettiva, il manager ritiene “sebbene la dinamica stia migliorando, la ripresa delle vendite nette sta avvenendo con un certo ritardo rispetto a quanto previsto in precedenza, con un impatto sulle nostre ipotesi di vendite nette del gruppo di business per il 2024. Nonostante ciò”, chiosa Lundmark, “rimaniamo solidamente in linea con le nostre previsioni per l’intero anno, grazie alla nostra rapida azione sui costi. Attualmente ci stiamo avvicinando al punto medio o leggermente al di sotto del punto medio della nostra previsione di utile operativo comparabile di 2,3-2,9 miliardi di euro e al punto più alto della nostra previsione di conversione del flusso di cassa libero dal 30% al 60%”.

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