IL PAGINONE

Indoor location, per telco e Ott nuovo terreno di gioco

La localizzazione all’interno degli edifici (Ips) apre nuove opportunità. Via a app e servizi

Pubblicato il 05 Lug 2013

apps-applicazione-applicazioni-111212141405

Buoni sconto che arrivano sullo smartphone per essere utilizzati nei negozi che stiamo visitando, sms che indicano il gate di partenza all’aeroporto o ci guidano al posto allo stadio: sono alcune delle applicazioni della tecnologia di Indoor location (o Indoor positioning system, Ips): un’evoluzione del Gps che localizza persone e cose negli ambienti chiusi, laddove le tecnologie di rilevamento tramite satellite sono molto meno efficaci. “La location è la base dell’esperienza mobile e già abilita alcune delle app più usate al mondo, come Foursquare, shopkick, Yelp. La gente passa il 90% della giornata in ambienti chiusi: perciò l’Ips è il nuovo terreno di scontro per aziende come Apple, Google, Microsoft e Nokia”, afferma Tony Costa di Forrester Research.

Le prime app già esistono: quando il museo fornisce un device per la visita guidata usa un sistema di Indoor location. Tuttavia l’evoluzione che l’industria mobile guarda con maggior interesse è quella dei sistemi centralizzati, in cui i dati escono dalla singola “location” e raggiungono un sistema centrale che li elabora per collegare l’individuazione dell’esatta posizione dell’utente con l’erogazione di servizi mirati, dalle informazioni utili alle pubblicità personalizzate.
Google, prima azienda a portare l’Ips fuori dai laboratori per il mercato consumer, a novembre ha rilasciato la funzionalità “My Location” per le Google Maps che rileva la posizione dell’utente in alcuni centri commerciali e aeroporti. Ma a lavorare su questa tecnologia sono in molti: per Grizzly Analytics, in pole position ci sono (oltre a Google) Microsoft, Nokia, Qualcomm e Blackberry; Microsoft e Nokia saranno probabilmente i principali competitor di Google, grazie a un vasto patrimonio di brevetti, alle mappe e ai Windows Phone. Apple da parte sua ha comprato a inizio anno WifiSlam, che sviluppa tecnologie per localizzare gli utenti degli smartphone in ambienti indoor, un’acquisizione definita “game changer” da Costa di Forrester, perché potenzia le soluzioni di location e mapping di Apple dandole i mezzi per sfidare Google e Nokia. Quest’ultima a sua volta si è attrezzata non solo con un ricco patrimonio di mappe, ma capitanando lo scorso settembre la costituzione della In-Location Alliance: 79 aziende di tutto il mondo – in prima fila Telecom Italia – che lavorano sugli standard tecnologici, per favorire lo sviluppo delle innovazioni e l’implementazione su scala globale, e sull’elaborazione di casi d’uso, per accelerare l’arrivo sul mercato e l’adozione. Centrali bluetooth e wi-fi, ma anche “la realizzazione di mappe per ambienti chiusi”, sottolinea il presidente della coalizione Jouni Kamarainen di Nokia.

“Il nostro interesse è rivolto allo sviluppo di servizi innovativi basati sulla localizzazione in ambienti chiusi quali aeroporti, fiere, centri commerciali: a questo scopo Telecom Italia guida per la Alliance il gruppo di lavoro sugli scenari applicativi in cui si valutano i servizi abilitati e le opportunità di business associate”, spiega Felice Fulvio Faraci, Responsabile di Research & Prototyping in Telecom Italia. “La stretta collaborazione con le aziende che sviluppano chip per telefonini, infrastrutture e piattaforme software consente di predisporre sviluppi e avviare sperimentazioni di nuovi servizi che arricchiranno le nostre offerte in contesti quali m-commerce, logistica e sicurezza”. Kamarainen sottolinea che “nessuna azienda può da sola possedere la soluzione tecnologica e di business completa: occorre sforzo di ecosistema, attraendo anche le piccole aziende e start-up che fanno innovazione”. L’importante è lavorare sul concetto di “sistemi aperti”, aggiunge il vice-presidente della In-Location Alliance, Stuart Strickland di Qualcomm. “Chi accetta questo presupposto è benvenuto”.

Nessuna azienda indica ancora tempi di roll out ma la sperimentazione si divide equamente su applicazioni per il tracking degli oggetti (anche come anti-taccheggio nei negozi) e delle persone. Ma l’Ips non finisce con il posizionamento – e sono qui le grandi opportunità di business. Alla tracciatura segue un livello superiore di elaborazione e studio dei dati raccolti (ad esempio il comportamento degli utenti nei centri commerciali) e la fornitura di servizi a valore aggiunto. L’Ips abbraccia dunque i Big data, l’analytics e, perché no, il social: dal suo device mobile l’utente, se vuole, può condividere la location con familiari e amici, invitandoli a raggiungerlo. E potenzialmente moltiplicando il business.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati