L’OPERAZIONE

Italtel, da Digital Value offerta vincolante da 120 milioni



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La sottoscrizione riguarda il 100% delle quote azionarie ossia del 71,38% in capo a Nextalia e del 28,62% di Clessidra. Il presidente e Ad Rossi: “Pronti a giocare un ruolo chiave nelle infrastrutture e piattaforme tecnologiche del Paese”. La società archivia il primo semestre con ricavi per 450 milioni pari a un balzo dell’8,3%

Pubblicato il 31 lug 2024



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Digital Value pronta ad acquistare Italtel con un deal da 120 milioni di euro: l’operatore italiano del settore Ict per il segmento pubblico e privato, quotato al segmento Euronext Milan, ha sottoscritto un’offerta vincolante per rilevare il 100% del capitale sociale di Italtel e l’offerta è stata accettata dall’attuale socio di maggioranza della società, Nextalia Sgr.

Digital Value nel primo semestre 2024 ha ricavi consolidati preliminari (non sottoposti a revisione) pari a 450 milioni di euro (+8,3% anno su anno).

Digital Value è pronta a giocare un ruolo chiave nelle infrastrutture e piattaforme tecnologiche del Paese: così come analizzato nel report Digital Decade 2023, l’Italia ha un potenziale digitale enorme su cui continuare ad accelerare verso gli obiettivi Ue 2030”, ha affermato Massimo Rossi, presidente e amministratore delegato di Digital Value.

Italtel, offerta vincolante da Digital Value

Come si legge nella nota di Digital Value, l’offerta vincolante prevede l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Italtel attualmente detenuto, per una partecipazione pari a circa il 71,38% del capitale sociale, da Nextalia, e per una partecipazione pari a circa il 28,62% del capitale sociale da Clessidra Capital Credit Sgr, di cui Nextalia si è impegnata a procurare la vendita, a fronte di un corrispettivo complessivo fisso, non soggetto ad aggiustamenti, pari a complessivi 120 milioni euro, da pagarsi in due trance: 90 milioni alla data del closing dell’operazione, e 30 milioni alla data del 20 giugno 2025.

Si prevede che la sottoscrizione del contratto di compravendita avvenga nei prossimi giorni, mentre il closing dell’operazione avverrà successivamente al verificarsi delle condizioni sospensive, ovvero l’approvazione da parte delle autorità competenti in materia antitrust e golden power; e la sottoscrizione di un contratto di finanziamento con uno o più istituti di credito ed alla successiva erogazione alla data del closing in favore di Digital Value di un importo non superiore al corrispettivo della compravendita.

Semestre in crescita per Digital Value

Il trend positivo dei ricavi al 30 giugno 2024 di Digital Value conferma un Cagr 2019-2024 semestrale del 9,00%. I ricavi sono stati generati per il 58,5% in ambito Public administration, per il 19,1% nel settore Industry, per il 12,6% nel settore Finance & insurance e per il 9,8% in ambito Telco & media.

L’attività Digital business transformation ha generato ricavi per 124,8 milioni di euro con un incremento del 9,7% anno su anno, trainata principalmente dalle piattaforme di cloud e dal software, oltre che dai servizi di integrazione e di cybersecurity.

Next generation data center ha dato un contributo di 245,1 milioni di euro: con un incremento del 10,4% anno su anno questa linea di business ha registrato l’incremento maggiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Smart workplace transformation ha confermato ricavi per 80,1 milioni, sostanzialmente stabile rispetto agli ultimi tre semestri.

La posizione finanziaria netta di Digital Value al 30 giugno 2024 è positiva a 37,5 milioni euro. L’azienda prosegue il percorso di generazione di cassa con un incremento di 13,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Il risultato è in aumento anche rispetto alla posizione finanziaria netta al 30 giugno 2023, negativa per 30,4 milioni di euro per effetto di eventi di natura commerciale una tantum.

“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nel primo semestre del 2024″, ha commentato l’Ad Rossi. “La positività della posizione finanziaria netta è un segnale chiaro della solidità della nostra strategia di crescita e della capacità del nostro team di agire con efficacia. Inoltre, l’aggiudicazione di contratti pluriennali per grandi organizzazioni pubbliche e private testimonia la fiducia che i nostri clienti ripongono in noi”.

I conti della “nuova Italtel”

Italtel è un gruppo multinazionale dell’Ict dedicato alla progettazione, sviluppo e realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative rivolte alle grandi aziende e agli enti della pubblica amministrazione. Ha 14 sedi operative in 7 paesi del mondo, di cui 3 in Italia (Milano, Roma, Palermo), a cui si aggiungono Spagna, Germania, Francia, Perù, Brasile, Colombia. In totale il gruppo occupa circa 1200 dipendenti di cui poco più di 700 in Italia.

Il 2023 è stato il primo esercizio completo dall’avvio della “Nuova Italtel” avvenuto il 1 aprile 2022 a conclusione dell’iter concordatario. Il gruppo ha registrato nel corso del 2023 ricavi per 270 milioni di euro di cui 124 milioni sui mercati internazionali, un Ebitda pari a 11,1 milioni di euro (in crescita del 56% rispetto all’Ebitda proforma 2022) prima delle poste straordinarie non ricorrenti connesse all’avvio di un processo di profonda trasformazione e riposizionamento del gruppo, che ha condotto alla cessione di attività non più core (vendita del comprensorio di Carini, cessione del ramo d’azienda Ultra broadband), all’esternalizzazione dei servizi Ict (attraverso la cessione del relativo ramo d’azienda) e all’avvio di un piano di razionalizzazione per attuare un adeguato dimensionamento aziendale con un articolato programma di rinnovamento del personale e aggiornamento delle competenze tecniche, commerciali e manageriali in accordo con le organizzazioni sindacali. Il risultato di esercizio delle attività in funzionamento nel 2023 è pertanto stato negativo per un importo di 6,1 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2023 la posizione finanziaria netta risultava positiva per 7,88 milioni di euro e le disponibilità liquide ammontavano a 44,6 milioni di euro dopo il pagamento nel corso dell’esercizio di 11 milioni di euro del debito concordatario oltre ai circa 31 milioni di euro già pagati nel 2022. Alla data del 31 dicembre 2023 restavano quindi da pagare 22 milioni di euro del debito concordatario e, di questi, 11 milioni di euro sono stati pagati nei primi tre mesi del 2024. Il pagamento della quota che ancora residua (11 milioni di euro) avverrà entro la fine del 2024.

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