L’approfondimento

Green data center per spingere la twin transition: rinnovabili e AI i pilastri della svolta



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Il Polo Strategico Nazionale evidenzia il ruolo cruciale delle infrastrutture per spingere le transizioni digital & green. Riflettori su sistemi di cooling e riciclo dei materiali

Pubblicato il 5 ago 2024



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La trasformazione digitale e la sostenibilità ambientale sono due temi strettamente connessi e interdipendenti. Non esiste un’area dei nostri stili di vita che non dipenda da un’infrastruttura digitale, e i data center costituiscono la spina dorsale del mondo interconnesso. In questa prospettiva, il Polo Strategico Nazionale mette in evidenza il ruolo cruciale dei Green Data Center nel favorire la cosiddetta “twin transition” – la transizione digitale e green.

La rivoluzione sostenibile: i Green Data Center

I Green Data Center sono uno dei pilastri fondamentali per la rivoluzione sostenibile. Le loro tecnologie permettono di ridurre l’impatto ambientale grazie al riciclaggio dei materiali, all’efficienza energetica, all’uso di energie rinnovabili e all’implementazione di innovativi sistemi di raffreddamento. Queste caratteristiche si traducono in benefici economici, ambientali e sociali, rendendo i Green Data Center strutture resilienti capaci di adattarsi alla scarsità delle risorse energetiche senza compromettere le prestazioni.

Sistemi di cooling e AI

I Data Center ospitano sistemi IT che generano enormi quantità di calore e richiedono un grande consumo di acqua per essere raffreddati. Su un’iperscala, i Data Center possono utilizzare fino a 1,7 milioni di litri di acqua al giorno, esercitando una pressione significativa sulle risorse attuali. I Green Data Center, invece, vantano tecnologie di raffreddamento avanzate che mirano a limitare l’uso delle risorse energetiche. Tra gli approcci innovativi troviamo il free cooling, che sfrutta le basse temperature esterne per raffreddare l’interno, evitando l’uso di compressori o condizionatori; il raffreddamento ad acqua, che riduce i consumi energetici rispetto al raffreddamento ad aria; il raffreddamento a liquido immersivo, che prevede l’immersione dei componenti informatici in un fluido dielettrico o in olio dielettrico.

Un ruolo fondamentale in questi sistemi è giocato dall’intelligenza artificiale (AI). L’AI analizza i sistemi e ottimizza l’energia, distribuendo in maniera sistematica le risorse e riducendo gli sprechi. I modelli di intelligenza artificiale apprendono dai dati e mettono in relazione i modelli di consumo energetico con carichi di lavoro e temperatura, stabilendo così fondamentali modelli predittivi.

Parola d’ordine: sostenibilità

L’adozione del Cloud Computing supporta il cambiamento verso la green technology tramite implementazioni come il provisioning dinamico, che permette di prevedere la domanda di risorse applicative e di allocare solo quelle necessarie, e la virtualizzazione, che consente di ospitare più applicazioni sullo stesso server riducendo il numero di tecnologie attive. Nel Green Cloud Computing rientrano tutte quelle pratiche finalizzate alla produzione di un’impronta ecologica minima, soluzioni che ottimizzano i consumi energetici, gli sprechi e i rifiuti generati, promuovendo così l’economia circolare.

Una sostenibilità certificata

Per definire sostenibile un Data Center esistono certificazioni internazionali. Nello specifico, la Iso 14001 definisce i requisiti per i sistemi di gestione ambientale, mentre la Iso 50001 specifica i requisiti per i sistemi di gestione dell’energia o Sge. Oltre alle certificazioni Iso, è importante anche l’adesione al programma Leed, un sistema riconosciuto a livello mondiale che valuta e promuove la progettazione e la gestione sostenibile, efficiente dal punto di vista energetico e a basso impatto ambientale degli edifici destinati all’hosting di infrastrutture IT.

Il Polo Strategico Nazionale ha conseguito certificazioni basate su standard internazionali e ha adottato stili di condotta virtuosi orientati al “green thinking”, ottenendo riconoscimenti come Tier IV e Ansi/Tia 942 Rating 4, nonché Iso 50001 per la gestione dell’energia.

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