Swisscom ha notificato formalmente all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato l’operazione di acquisizione di Vodafone Italia annunciata lo scorso 15 marzo. Si tratta di un atto dovuto e necessario per procedere con la transazione: la notifica infatti avviene nell’ambito delle attività in corso per ottenere le autorizzazioni regolamentari necessarie a finalizzare il takeover.
“Nel complesso”, si legge in una nota di Swisscom, “il completamento della transazione con Vodafone Italia è in dirittura d’arrivo”. La società ha assicurato il finanziamento per il prezzo di acquisto di 8 miliardi di euro a maggio e ha ricevuto l’approvazione incondizionata sia dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in Italia (legislazione Golden Power) sia dalla Commissione svizzera per la concorrenza. La transazione è ancora soggetta ad altre approvazioni normative, ma il closing previsto per il primo trimestre del 2025 è confermato.
Il via libera dal governo italiano
Il precedente passaggio, che risale a maggio, riguardava per l’appunto il nulla osta del governo italiano. La legislazione sul Golden Power riserva infatti all’esecutivo speciali poteri di intervento in determinate transazioni, investimenti o delibere societarie che potrebbero compromettere o pregiudicare gli interessi pubblici essenziali dell’Italia, consentendogli di far valere il proprio veto o imporre speciali condizioni e prescrizioni.
La Presidenza del Consiglio ha dato il via libera all’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom senza riserve e obiezioni: “L’operazione notificata non determina una minaccia di grave pregiudizio agli interessi nazionali e, pertanto, non sussistono i presupposti per l’esercizio dei poteri speciali di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 21 del 2012”, recitava la nota di Palazzo Chigi.
I benefici attesi dall’operazione
Le economie di scala, la struttura dei costi più efficiente e le significative sinergie consentiranno alla newco che scaturirà dalla fusione di “generare un elevato valore per tutti gli stakeholder, di sostenere gli investimenti e di offrire servizi convergenti innovativi a prezzi competitivi, migliorando le prestazioni e l’esperienza per i clienti in tutti i segmenti di mercato”, aveva evidenziato Fastweb al momento della firma degli accordi vincolanti tra Swisscom e il gruppo britannico Vodafone. “La newco sarà commercialmente più resiliente, garantendo così livelli sostenuti di investimento a lungo termine nelle migliori infrastrutture di rete fisse e mobili e in innovazione, contribuendo a colmare il digital divide e ad accelerare la trasformazione digitale del Paese. Dalla transazione nascerà un operatore con asset convergenti e le dimensioni adeguate a competere efficacemente nel mercato e incrementare il livello di concorrenza nel Paese”. E la newco “continuerà, inoltre, a mettere le proprie infrastrutture di alta qualità fisse e mobili a disposizione di terzi per servizi di accesso all’ingrosso”.
La newco affidata a Walter Renna
La nuova realtà sarà guidata dall’attuale ceo di Fastweb, Walter Renna, che “ha svolto un ruolo chiave nel plasmare la storia di crescita dell’azienda fino ad oggi. E nel ruolo di ceo dal 2023 ha ulteriormente rafforzato la posizione di Fastweb sul mercato italiano, fra le altre cose mettendo in campo una fruttuosa strategia di diversificazione e lanciando un servizio innovativo nel settore energetico nonché un supercomputer per l’AI in Italia”, ha evidenziato Swisscom.
“Sono profondamente onorato e sinceramente grato per la fiducia che Swisscom ha riposto in me. Nel mio nuovo ruolo, mi impegnerò a valorizzare le persone, che ritengo essere l’asset più prezioso di qualsiasi azienda”, ha commentato il manager. “Per assicurare il successo di questa iniziativa, sarà fondamentale concentrarsi sull’integrazione di due organizzazioni, culture e valori, che insieme possono liberare un potenziale straordinario”.
Disservizi al data center di Fastweb
E’ invece tornato operativo in mattinata il data center di Fastweb: il disservizio ha impedito ai quotidiani del gruppo Caltagirone di arrivare in edicola. A tal proposito l’azienda, scusandosi per i disagi subiti, ha fatto sapere che: ” Dalle verifiche dei nostri tecnici che si sono subito attivati per il ripristino, a causare l’interruzione del servizio è stato un imprevedibile malfunzionamento del sistema di gestione dell’impianto di condizionamento di uno dei Datacenter di Milano. Le cause del malfunzionamento sono state individuate e il sistema è stato messo in sicurezza per evitare il ripetersi di incidenti. Il nostro Datacenter è tornato a essere pienamente operativo nel corso della prima mattinata e tutti i servizi sono stati ripristinati”.