INTERNET

Aiip denuncia: “Telecom taglia interconnessioni con provider”

Secondo l’associazione la decisione danneggia il funzionamento di Internet. Il presidente Renato Brunetti: “Così TI controllerà l’intera rete e tutti i servizi IP. Agcom e Antitrust intervengano”

Pubblicato il 22 Lug 2013

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Telecom Italia ha chiuso le interconnessioni con i provider italiani, sovvertendo accordi Antitrust che vigevano dal 1996 e che reggevano il buon funzionamento della rete Internet italiana. La denuncia arriva da Aiip, secondo cui questa decisione è destinata destinata a danneggiare il funzionamento di Internet: la qualità della navigazione peggiorerà, a causa di percorsi più lunghi e quindi più lenti.

In particolare Telecom ha chiuso le interconnessioni Internet – peering – fra gli operatori, che avvengono nei diversi Nap (Network Access Point di natura neutrale, in Italia ne contiamo 7): la chiusura di tali rapporti è pratica nota con il termine tecnico di “depeering”.

“Telecom faceva peering dal 1996 per effetto di una decisione dell’Antitrust, che lo imponeva quale condizione per autorizzare l’acquisizione di Video On Line, in considerazione della posizione dominante di Telecom che ne sarebbe conseguita – spiega Renato Brunetti Presidente di Aiip – Negli anni la posizione dominante si è addirittura rafforzata, e riteniamo perciò che il presente comportamento sia illegittimo, il rischio è che la rete tenda a “collassarsi” in Telecom, che finirebbe per controllare l’intera rete ed i servizi IP in Italia».

Secondo Marco Fiorentino, vicepresidente Aiip “il governo italiano punta giustamente, con l’Agenda Digitale, all’innovazione e alla crescita del Paese, ma scelte come questa di Telecom vanno in direzione opposta. Pensiamo che Agcom e l’Antitrust debbano intervenire al più presto”.

Aiip chiede con fermezza che vengano immediatamente ripristinate le condizioni precedenti. L’esistenza di un sistema pubblico di Nap in Italia rappresenta un valore, ed è necessaria per salvaguardare la neutralità e l’indipendenza della rete Internet: un bene comune da tutelare, poiché prezioso e strategicamente indispensabile.

“Già l’Italia è all’ultimo posto in Europa come infrastrutture Nga (banda larga di nuova generazione), secondo un recente rapporto della Commissione europea – conclude Brunetti – Il nostro digital divide culturale è straordinario. Questa scelta di Telecom, lungi dal favorire un recupero, rischia di aggravare ancora di più la situazione”.

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