Vivendi ha annunciato l’avvio di trattative esclusive con l’operatore di telefonia di Abu Dhabi Etisalat per la vendita della sua quota del 53% nel capitale di Maroc Telecom, per un importo di 4,2 miliardi in contanti, che comprende anche il dividendo del 2012 pari a 310 milioni di euro. Il buon esito dell’operazione è condizionato all’accordo fra Etisalat e il governo marocchino, azionista di peso nell’operatore.
Vivendi vorrebbe concludere l’operazione entro fine anno e ha specificato che terrà in parallelo anche colloqui con un consorzio di investitori istituzionali marocchini, per definire i termini di un loro potenziale investimento.
Per Vivendi si tratterebbe della prima grande operazione di disinvestimento nell’ambito della strategia, annunciata un anno fa, di ridurre la propria esposizione nel settore delle telecomunicazioni per concentrarsi maggiormente sul business dei media.
L’offerta valorizza la quota del 53% di Vivendi in Maroc Telecom a 92,6 dirham per azione e indica un enterprise value di 4,5 miliardi di euro, equivalente a 6,2 volte l’Ebitda.
La possibile cessione delle quote detenute in Maroc Telecom da parte di Vivendi è in ballo almeno dallo scorso mese di ottobre. Il primo azonista del gruppo Vincent Bollorè (nella foto) spinge sulla cessione degli asset tlc per concentrarsi sul polo dei media: Canal+, i videogiochi di Activision Blizzard e la casa discografica Universal. Sulle attività tlc di Vivendi, che in Francia controlla l’operatore Sfr, pesa la concorrenza della low cost Free Mobile.