Il 15% degli utenti Facebook sarebbe disposto a pagare una quota mensile per non vedere annunci pubblicitari sulla propria pagina: lo sostiene un sondaggio di Greenlight, realizzato su un campione di professionisti della Digital economy nell’ambito di una ricerca annuale internazionale intitolata “Search & Social Survey (2012-2013)”.
Secondo la società di ricerche, inoltre, l’8% degli intervistati ha anche indicato un preciso prezzo, dicendosi disposto a versare tra i 5 e i 10 dollari, o anche di più, per avere la propria “timeline” libera da qualsiasi pubblicità.
Considerando che al momento il social network fondato da Mark Zuckerberg vanta circa 1,15 miliardi di utenti attivi mensili, i risultati finanziari che deriverebbero da un’operazione di questo genere sarebbero particolarmente fruttuosi per il gruppo.
Il sondaggio è stato diffuso dopo una dichiarazione del co-fondatore di Twitter, Biz Stone, che ha fatto molto riflettere nell’ambiente dei colossi ‘social’: l’imprenditore ha detto che Facebook potrebbe arrivare a raccogliere 1 miliardo di dollari al mese se soltanto il 10% dei suoi utenti internazionali aderisse a un servizio premium che preveda appunto un versamento di 10 dollari per non veder apparire annunci pubblicitari.
Tuttavia, finora, vari analisti hanno espresso scetticismo su servizi premium di questo tipo, sottolineando che l’utente medio di Facebook è abituato a un modello di business che prevede la totale gratuità per l’utente.
Intanto dalla trimestrale di Facebook resa nota pochi giorni fa sono emersi dati molto positivi: il social network ha saputo mettere a segno nel periodo aprile-giugno utili e ricavi sopra le attese degli analisti. I profitti al netto di voci straordinarie hanno toccato quota 488 milioni di dollari, o 19 centesimi per azione contro i 14 stimati dal mercato. I ricavi sono invece balzati del 53% a 1,18 miliardi di dollari. L’aspetto più interessante deriva da un’analisi proprio dei ricavi: quelli prodotti su dispositivi mobili hanno rappresentato il 41% del totale, più del 30% dei tre mesi prima. “Uno degli aspetti che emerge da questo trimestre è che il modello pubblicitario associato a News Feed funziona”, ha dichiarato il direttore finanziario David Ebersman.