Secondo trimestre deludente per Amazon, che ha sopresa chiude in rosso, penalizzata dagli investimenti miliardari messi sul piatto per espandersi in nuovi mercati e trasformarsi da un negozio online in una società tecnologica produttrice di tablet e fornitrice di servizi cloud. Pesano anche i massicci investimenti per garantire le consegne ai clienti nell’arco di due giorni, a partire da una rete di magazzini per avvicinarsi ai clienti. Voci di costo che hanno fatto lievitare del 23% le spese operative.
Il portale di e-commerce ha registrato una perdita di 7 milioni di dollari, contro i profitti per 7 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. In termini di utile per azione ha ceduto due centesimi contro il centesimo in attivo del periodo aprile-giugno del 2012. Gli analisti si aspettavano 5 centesimi.
Sul fronte dei ricavi Amazon ha raggiunto quota 15,70 miliardi di dollari, in crescita del 22% rispetto a 12,83 miliardi dello stesso periodo scorso anno, ma non hanno centrato le stime degli analisti pari a 15,73 miliardi. Anche l’outlook ha deluso: per il trimestre in corso il gruppo si attende ricavi nell’intervallo 15,45-17,15 miliardi di dollari, in linea con i 17 miliardi previsti dagli analisti. I margini operativi si sono fermati allo 0,5%, in linea con quanto il mercato aveva anticipato ma sotto l’1,1% dei primi tre mesi dell’anno e lo 0,8% dello stesso periodo nel 2012.
In generale, le vendite di beni digitali crescono ad un ritmo più serrato rispetto ai beni fisici. Di fronte a un quadro così difficile gli investitori hanno per ora dato fiducia al fondatore e amministratore delegato Jeff Bezos. Credono che gli sforzi in un periodo di transizione come questo possano portare ad ampi profitti in futuro.
Il gruppo sta cercando di trasformarsi sempre più da un negozio online a una società tecnologica in senso ampio che offre ai consumatori gadget come i tablet e servizi di cloud computing. Il tutto mentre Amazon tenta di espandersi in mercati esteri particolarmente competitivi come la Cina. Per fare questo l’azienda sta spendendo miliardi di dollari che hanno messo un freno agli utili. Tuttavia, gli investitori
hanno almeno finora dato fiducia al fondatore nonchè amministratore delegato Jeff Bezos. L’idea era che gli sforzi si trasformeranno in ampi profitti futuri, motivo per cui il titolo ha corso del 20% da inizio anno e del 40% su base annuale. Resta da vedere se questo approccio improntato alla fiducia continuerà.