Exprivia ha chiuso il primo semestre del 2013 con ricavi netti a 61,5 milioni di euro, in flessione del 4,8%, a fronte di un Ebitda a 5 milioni, pari al 7,8% del valore della produzione, in aumento dell’11,5%. L’Ebit si è attestato a quota 3 milioni di euro, in aumento del 18,7%. La società ha terminato lo scorso semestre con un utile (esclusa la quota di terzi) di oltre 262mila euro, risultato che si confronta con il rosso di 592mila euro dei primi sei mesi del 2012.
Il risultato ante imposta è di 1,6 milioni, rispetto a 1,2 milioni dello stesso periodo del 2012. La società ha terminato lo scorso semestre con un utile (esclusa la quota di terzi) di oltre 262mila euro, risultato che si confronta con il rosso di 592mila euro dei primi sei mesi del 2012.
“Nel secondo trimestre dell’anno abbiamo registrato una flessione dei ricavi in Italia, controbilanciata in parte da una ulteriore espansione del business nei mercati internazionali, i cui ricavi raggiungono quota 12% dei ricavi di Gruppo – commenta Domenico Favuzzi, presidente e ad del Gruppo Exprivia – Le attività di riassetto societario, della governance del gruppo, di razionalizzazione e ottimizzazione dei costi di gestione, avviate lo scorso aprile stanno producendo il miglioramento dei principali parametri reddituali, anche attraverso la selezione di commesse a maggior valore e un generale consolidamento delle linee di ricavo. Cresce in modo rilevante il mercato delle Banche e Finanza, e migliora la performance della capogruppo”.