“Soddisfazione” è stata espressa oggi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega all’Editoria e all’Attuazione del proramma, Giovanni Legnini, per l’approvazione, presso la I Commissione Affari Costituzionali del Senato, della risoluzione per la salvaguardia dell’editoria da lui stesso presentata alle commissione parlamentari competenti. Risoluzione che prevede, tra l’altro, misure a sostegno dell’innovazione tecnologica e multimediale.
Approvato a larga maggioranza con la sola astensione del M5S, il provvedimento impegna il governo ad adottare misure straordinarie per il rilancio del settore editoriale e sostenerne l’occupazione. Occhi puntati anche all’innovazione tecnologica, attraverso il rifinanziamento del credito agevolato per le imprese e gli incentivi fiscali dei contenuti digitali, nonché il sostegno a nuove imprese editoriali basate su progetti di innovazione multimediale.
Più tutele poi per la salvaguardia dei contenuti professionali e del diritto d’autore. Nella risoluzione, infatti, si chiede al governo di favorire un’intesa tra editori e motori di ricerca allo scopo di trovare forme adeguate di remunerazione per l’utilizzo dei contenuti editoriali online. Né sono escluse iniziative legislative ad hoc per la disciplina del diritto d’autore su Internet, con lo scopo di porre così fine al continuo saccheggio di contenuti.
“Si tratta di un atto di indirizzo molto importante – ha detto Legnini – che valorizzerò nel tavolo di confronto sull’editoria e nella definizione degli interventi da parte del governo volti a contrastare la crisi e a sostenere l’innovazione e il ricambio generazionale nel comparto. Ringrazio la presidente, Anna Finocchiaro, il relatore, Miguel Gotor, e tutti i gruppi parlamentari per il contributo offerto in un momento di crisi acuta dell’editoria italiana”.
Al momento dell’approvazione della risoluzione il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha commentato: “La grave crisi del mondo va affrontata urgentemente. Bisogna non solo garantire la sopravvivenza di molte importanti testate, ma soprattutto favorire la modernizzazione del mondo delle comunicazioni e tutelare il diritto d’autore contro la pirateria, che vede protagonisti anche grandi motori di ricerca. È giunto il momento – ha sottolineato – di iniziare a pagare ciò che si usa e rispettare il lavoro giornalistico. Riteniamo che oggi sia stato compiuto un significativo passo in avanti a garanzia del pluralismo dell’informazione”.