Ericsson e STMicroelectronics hanno annunciato il closing ufficiale dell’accordo per lo scioglimento di ST-Ericsson preannunciato a marzo. Dallo scorso 2 agosto Ericsson ha preso in carico la progettazione, lo sviluppo e le vendite dei modem multimodali Lte, compresa l’interoperabilità 2G, 3G e 4G. In totale, 1800 fra dipendenti e collaboratori esterni passano in Ericsson.
Dal canto suo, Stm subentra nel resto del business di ST-Ericsson – esclusi i modem Lte, e la soluzione di connettività Gnss (Global Navigation Satellite System), che è stata venduta a terze parti – così come diversi altri impianti di assemblaggio e collaudo. In totale,e sono circa mille i dipendenti che sono stati assunti da Stm.
Come già annunciato, dal 2 marzo Ericsson e ST hanno finanziato i costi e percepito i margini delle rispettive attività. E’ iniziato il procedimento di chiusura delle parti rimanenti di ST-Ericsson e i costi delle attività correlate vengono ripartiti equamente tra le due società. Douglas Gilstrap, Senior Vice President e Chief Strategist di Ericsson, ha detto: “Diamo il benvenuto al team di circa 1.800 esperti di modem che entrano in Ericsson. Ericsson continua a riconoscere un grande valore ai modem standalone multimediali multimodali Lte, che rappresentano un elemento importante nella nostra visione di una società in rete con 50 miliardi di dispositivi connessi. C’è un mercato potenziale ed Ericsson intende puntare adesso sull’introduzione di modem della migliore qualità e su una stretta collaborazione con i clienti perché li integrino nei propri prodotti”.
La crisi prolungata di ST-Ericsson è legata alle difficoltà del suo principale cliente nel mercato dei semiconduttori, la finlandese Nokia.