C’è una diretta correlazione tra l’uso di Twitter e l’indice di ascolto di uno show televisivo: un picco di ascolti televisivi fa aumentare il numero dei tweet e, viceversa, un’impennata nei “cinguettii” corrisponde a una crescita degli utenti del programma. È emerso da un’indagine presentata da Nielsen che, con l’aiuto di SocialGuide, ha monitorato l’evoluzione dei tweet relativi a 221 programmi tv in prima serata trasmessi sulle principali reti degli Usa.
È risultato che gli indici d’ascolto delle trasmissioni in diretta hanno avuto un impatto significativo sul volume dei tweet, ovviamente riferibili a quelle stesse trasmissioni, nel 48% delle puntate prese in esame. E il volume dei tweet ha causato cambiamenti statisticamente significativi negli indici d’ascolto dei programmi live per il 29% delle puntate facenti parte del campione. La metodologia di analisi utilizzata per questo studio è stata sviluppata dal Premio Nobel per l’economia, Clive Granger, ed è ampiamente usata in econometria, fisica e nelle neuroscienze.
“Esaminando le serie temporali – ha spiegato Paul Donato, Chief Research Officer di Nielsen – abbiamo rilevato una connessione statisticamente significativa che indica come un picco di ascolti televisivi fa aumentare il volume di tweet, e, viceversa, un apice di tweet corrisponde ad una crescita degli utenti di un programma. Questo approccio rigoroso e con basi scientifiche fornisce ai nostri clienti e all’industria dei media nel suo complesso una migliore comprensione dell’inter-scambio che avviene tra Twitter e le trasmissioni televisive”.
Questo è il primo studio del genere che fornisce prove empiriche in materia, anche se relative alla realtà statunitense, ancora in fase iniziale e da sottoporre a successive verifiche. In ogni caso, secondo Nielsen, l’influenza reciproca tra i due media è particolarmente evidente in alcuni generi come i reality in cui ha luogo una esibizione o competizione tra concorrenti.
Per Ali Rowghani, Chief Operating Officer di Twitter, il rapporto pubblicato convalida il ruolo dei social media come strumento complementare di incremento e coinvolgimento degli spettatori di un emittente televisiva. Funzione che le aziende di marketing potrebbero sfruttare per intercettare il pubblico tramite il cosiddetto “secondo schermo”, dal momento che gli utenti della piattaforma di microblogging usano il cellulare per inviare tweet in tempo reale per commentare i programmi televisivi di loro gradimento.