Si svolgerà a settembre l’incontro fra l’activist investor Carl Icahn e il numero uno di Apple, Tim Cook, per discutere insieme dell’entità del programma di buyback, che lo stesso Icahn ha chiesto di lanciare alla società di Cupertino. Circa dieci giorni fa Icahn ha annunciato su Twitter di aver acquisito “una posizione importante”, circa un miliardo di dollari, in Apple, lamentando che il titolo è “estremamente sottovalutato” e suggerendo che Cupertino dovrebbe usare la montagna di liquidità su cui siede per lanciare un’operazione di buyback (riacquisto di azioni proprie) per risollevare il corso del titolo.
“Ne ho già parlato con Tim Cook – fa sapere Icahn -. Abbiamo pianificato un pranzo di lavoro per settembre. Tim crede nel buyback e intende farlo. Dobbiamo discuterne l’entità”. Da Apple nessun commento. L’aggressiva strategia di Icahn, che consiste nell’ipossessarsi di pacchetti di azioni delle aziende da lui considerate sottovalutate per rilanciarne il valore, è nota a Wall Street. Il titolo di Apple è subito salito del 5% dopo l’annuncio di Icahn e poi, nei giorni successivi, si è stabilizzato. Apple vale in borsa 400 miliardi di dollari e dispone di liquidità per 100 miliardi di dollari.