L’addio di Steve Ballmer a Microsoft, che entro 12 mesi lascerà l’azienda per andare in pensione, apre una serie di scenari ancora tutti da scandagliare. Ma il primo step sarà l’individuazione del nome destinato a prendere il testimone dalle mani dell’uomo che ha fatto triplicare le revenue dell’azienda portandole dai 22 ai 78 miliardi di dollari. Chi sarà il più papabile? Le speculazioni si sprecano, ma sono in molti a concordare sul fatto che raramente Microsoft ha “importato” top manager dall’esterno, e quando lo ha fatto non sono durati a lungo. Ecco una “short list” dei candidabili.
Kevin Turner: l’attuale Chief Operating Officer di Microsoft in effetti viene visto da qualcuno come un naturale Ceo in pectore. In realtà Turner non gode di una particolare popolarità all’interno dell’azienda, come del resto succede spesso con i “notabili”. Inoltre nel corso della recente riorganizzazione Turner ha perso parte del proprio potere: le probabilità che diventi l’erede di Ballmer di conseguenza sono assai risicate.
Tami Reller, Vp Esecutivo del Marketing: è entrata in Microsoft nel 2001, ai tempi dell’acquisizione da parte di Microsoft di Great Plains Software dove aveva lavorato dal 1984. Si è trasferita nel team di Windows nel 2007, business execution e strategie di marketing per i dispositivi Windows.
Toni Bates, VP Esecutivo: Bates è entrato in Microsoft con l’acquisizione di Skype della cui divisione divenne presidente. Con la recente riorganizzazione ha guadagnato potere ed è stato nominato capo del business development. Prima di lavorare a Skype, Bates era general manager di Cisco Enterprise. Viene visto come un concorrente molto forte per la carica di Ceo.
Satya Nadella, VP Esecutivo: Nadella ha lavorato in molte business unit in azienda. E’ attualmente presidente della Server and Tools Business. Prima di questo, è stato Senior VP della R&S per la Divisione Servizi Online (Bing, MSN e pubblicità). E prima ancora, ha guidato l’unità Business Solutions di Microsoft (Dynamics ERP e CRM Dinamico). Il suo più recente lavoro è a capo del gruppo di progettazione per il cloud e l’impresa. Nadella ha dunque una serie di competenze trasversali.
Stephen Elop, Ceo di Nokia: quando Elop lasciò la Business Division di Microsoft nel 2010 per unirsi a Nokia come amministratore delegato, si malignò che potesse essere un cavallo di Troia.
Steven Sinofsky, ex capo di Windows: l’ex presidente di Windows ha lasciato l’incarico nel novembre 2012 e in molti credono non di sua spontanea volontà. Sinofsky gode ancora di una certa popolarità all’interno della società, ma difficilmente sarà lui l’uomo del rilancio.
Kevin Johnson, ex Ceo di Juniper: da poco in pensione. Prima di entrare in Juniper, Johnson ha lavorato a piattaforme e servizi per Microsoft. Si ritirò da quel ruolo nel 2008, e al momento non fu chiaro se l’addio fosse o no volontario.