L'ACQUISIZIONE

Ibm compra Trusteer, avanti tutta sulla cyber-security

Il software è in grado di identificare minacce che sfuggono ai sistemi di sicurezza tradizionali. I team R&D delle due aziende si uniranno in un Cybersecurity Software Lab a Tel Aviv

Pubblicato il 02 Set 2013

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Ibm ha annunciato un accordo definitivo per l’acquisizione di Trusteer, fornitore di software con quartier generale a Boston e uffici a Tel Aviv, che aiuta le organizzazioni a proteggersi dalle frodi finanziarie e dalle minacce alla sicurezza. L’acquisizione di Trusteer è un ulteriore passo avanti negli investimenti compiuti da Ibm nel software e nei servizi forniti via cloud. Non sono stati resi noti i termini finanziari dell’accordo.

In questo contesto Ibm annuncia che riunirà il proprio team israeliano di ricerca e sviluppo della sicurezza software al team di ricerca e sviluppo di Trusteer a Tel Aviv per costituire un Cybersecurity Software Lab con più di 200 ricercatori e sviluppatori di entrambe le aziende. Scopo: studiare la sicurezza dei dispositivi mobili e delle applicazioni, le minacce avanzate, il malware, la lotta alle frodi e ai reati finanziari. Questo laboratorio si aggiunge alle strutture di ricerca e sviluppo di Ibm già esistenti in Israele.

Con uffici a Boston e Tel Aviv, in Israele, Trusteer aiuta centinaia di aziende, incluse molte istituzioni finanziarie, a proteggere dalle minacce le applicazioni web, i computer di dipendenti e clienti e i dispositivi mobili. I cybercriminali stanno diventando sempre più efficienti nella creazione e nel lancio di attacchi in grado di aggirare i controlli di sicurezza esistenti.

Il software Trusteer è in grado di identificare le minacce che sfuggono al software di sicurezza tradizionale. Ad esempio, per garantire che i clienti di una banca possano trasferire in sicurezza il denaro su un dispositivo mobile, il software Trusteer esegue il rilevamento di malware in grado di infettare uno smartphone, consentendo alla banca di adottare misure per impedire comportamenti fraudolenti e furti degli account prima che la transazione abbia luogo. Sette delle prime 10 banche statunitensi e nove delle prime 10 banche britanniche usano le soluzioni Trusteer per proteggere i conti dei clienti dalle frodi finanziarie e dai cyber-attacchi.

“La competenza e l’eccezionale tecnologia di Trusteer nella difesa degli endpoint aziendali e nella prevenzione avanzata dal malware aiuterà i clienti di ogni settore ad affrontare le minacce in costante evoluzione”, spiega Brendan Hannigan, General Manager, Security Systems Division, Ibm. “Insieme alle funzionalità di Ibm nel rilevamento, nell’analisi e nella correzione delle minacce, potremo ora offrire ai nostri clienti diversi livelli supplementari di difesa contro criminali informatici sofisticati”.

“Il modo in cui le organizzazioni proteggono i dati si sta evolvendo rapidamente”, spiega Mickey Boodaei, Ceo di Trusteer. “Dato il crescente livello di sofisticazione degli attacchi, gli approcci tradizionali alla protezione dei dati aziendali e mobili non sono più validi. Trusteer ha aiutato centinaia di grandi banche e organizzazioni in tutto il mondo a respingere migliaia di attacchi sofisticati grazie a soluzioni innovative, che associano intelligence, cloud computing, mobile computing e tecnologie desktop”.

Tra le funzionalità che Trusteer apporterà al portafoglio di sicurezza di Ibm c’è Security-as-a-Service fornito attraverso il cloud. Le soluzioni di sicurezza di Trusteer fornite via cloud andranno a integrare le oltre 100 soluzioni di Software-as-a-Service (SaaS) offerte da Ibm. Oltre alle soluzioni IT tradizionali, Trusteer punta sull’architettura SaaS per consentire ai pc, desktop, smartphone e tablet protetti di aggiornarsi rapidamente per sconfiggere le minacce emergenti. Poiché il software Trusteer può essere fornito via cloud, le aziende clienti possono ricevere aggiornamenti accurati in tempo reale sulle attività maligne e sulle ultime minacce, assicurando così una migliore protezione dei dati da frodi e compromissioni.

Inoltre Trusteer garantirà protezione completa da frodi e Advanced Persistent Threat (Apt). Grazie alla sua scalabilità, la protezione di Trusteer contro attacchi di cyber security può aiutare a proteggere decine di milioni di endpoint, inclusi smartphone e tablet. Uno dei bersagli principali degli attacchi di malware è costituito dagli endpoint dei consumatori. Il malware installato sul pc o sullo smartphone del cliente di una banca, ad esempio, può generare operazioni fraudolente. Inoltre malware e phishing possono aiutare i cybercriminali a sottrarre credenziali e altri dati personali. Il malware finanziario e l’attività fraudolenta possono essere identificati ed eliminati grazie alle soluzioni Trusteer.

L’acquisizione di Trusteer integrerà il portafoglio Ibm di software e servizi antifrode, tra cui QRadar, i2, SPSS, InfoSphere ed Enterprise Content Management. Queste funzionalità offrono analisi predittiva, dei contenuti e investigativa per prevenire e risolvere i casi di frode per le organizzazioni del settore pubblico e privato.

Tra le funzionalità anche quella di contribuire a proteggere le transazioni mobili. Delle prime 25 istituzioni finanziarie statunitensi, circa metà offre la possibilità di eseguire trasferimenti di denaro da persona a persona e versamenti a distanza da dispositivi mobili, una cifra più che raddoppiata dal 2011. Questo costante aumento dell’adozione pone il canale mobile nel mirino dei furti di account, lanciati utilizzando le credenziali rubate ai clienti tramite attacchi di phishing e malware. Trusteer può fornire la prevenzione dei furti di account, la rilevazione dei dispositivi compromessi, il fingerprinting dei dispositivi complessi e un database globale dei truffatori.

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