Un muro di scetticismo. Questa la reazione dominante nella galassia degli analisti, riportata dal Financial Times, dopo l’acquisizione dei cellulari e degli smartphone di Nokia da parte di Microsoft. Un deal tutto sommato a buon mercato da 5,4 miliardi di euro, che comprende anche le licenze, i servizi di mapping e i brevetti della casa finlandese. Un deal che però a caldo non convince il mercato, considerata la flessione del 6% registrata ieri dai titoli della casa di Redmond, a fronte del boom del 34% della preda finlandese.
La scommessa di Microsoft sul mobile, secondo gli esperti, arriva troppo tardi per impensierire i big del mercato, Apple, Google (Android) e Samsung in primis. L’operazione è pericolosa, perché secondo gli analisti consultati da Fierce Wireless, il sistema operativo Windows Phone rischia di restare legato mani e piedi al Lumia, perdendo così l’appeal necessario per attirare produttori alternativi di smartphone. Secondo Business Insider, “Windows è morto, l’ha ucciso Google”. Un epitaffio in piena regola, basato sull’assunto che Windows phone ha perso in partenza la guerra dei sistemi operativi perché Android, che detiene l’80% del mercato secondo Idc, è un sistema aperto, che ha reso i sistemi operativi una commodity aperta per gli sviluppatori, mentre il Windows Phone è un sistema chiuso. Sempre secondo Idc, Windows Phone raggiungerà un market share del 10,2% del mercato globale degli smartphone non prima del 2017, a fronte del 3,9% di oggi.
Già prima del deal Nokia era il primo produttore di Windows Phone. Steve Ballmer, Ceo di Microsoft, ha detto che il Lumia rappresenta l’80% delle vendite globali di Windows Phone. Ma secondo il Ceo l’acquisizione consentirà alle due aziende di collaborare meglio e di cavalcare così in maniera ottimale l’onda del mobile. “Finché eravamo due aziende separate c’era sempre qualcosa che rendeva complicato innovare da prospettive diverse hardware e software – ha detto Ballmer a AllthingsD – Questo non significa che non abbiamo innovato, ma sappiamo di poterci muovere più rapidamente”.
Ballmer ha poi aggiunto che le due aziende potranno risparmiare sul marketing e sul branding e che il deal consentirà di semplificare le decisioni su come investire.
Secondo stime della società di ricerca Ihs, nel secondo trimester del 2013 Nokia ha venduto appena 7,4 milioni di Windows phone a fronte di 31,2 milioni di iPhone e 185 milioni di smartphone che girano su Android. In seguito all’acquisizione, Microsoft avrà il controllo non solo del software, ma anche dell’hardware. In questo senso, la società di Redmond emulerà il modello di Apple. Però, secondo Tony Cripps, analista di Ovum, Microsoft dovrà fare molta strada per impensierire big del calibro di Apple. Secondo l’analista, inoltre, sarà decisivo verificare il budget a disposizione di Microsoft per la promozione e il marketing dei suoi smartphone, budget che dovrà essere inevitabilmente molto cospicuo per avvicinarsi a Samsung & co.
La società di analisi Ccs Insight concorda sul fatto che l’operazione sarà positiva sul fronte delle sinergie e dei processi decisionali, ma “sebbene Microsoft abbia dichiarato di restare aperta alla possibilità di cedere su licenza il sistema operativo Windows Phone ad altri player, adesso la strategia è diventata essenzialmente verticale. Lo scarso interesse mostrato dai produttori di smartphone come Htc e Huawei per il Windows Phone, adesso rischia di evaporare in poco tempo”. Sulla stessa lunghezza d’onda c’è anche Jack Gold, analista del settore, secondo cui ora il rischio maggiore per Microsoft è quello di alienarsi molti produttori disposti ad adottare il Windows Phone.
Inoltre, il fatto che Microsoft non abbia rilevato la totalità di Nokia dà adito a diverse ipotesi: “In primo luogo, Nokia si trovava in gravi difficoltà perché le vendite di terminali non erano sufficienti per diventare un grosso player nel settore smartphone sul lungo termine. Secondo, Microsoft voleva davvero competere testa a testa con Apple e Google, i big del settore che detengono entrambi una divisione hardware propria. E Microsoft vede questo modello come il migliore. In terzo luogo, Microsoft considera un grande vantaggio avere degli ingegneri di prodotto esperti nel mobile all’interno del gruppo, per rafforzare il know how dell’azienda, che finora non ha certo fatto un lavoro memorabile per spingere l’adozione di Windows nel mercato mobile”.
A complicare il quadro c’è poi la possibilità che Microsoft decida di puntare anche sui tablet visto che gli ingegneri di Nokia prenderanno con ogni probabilità le redini del design e della realizzazione dei tablet, in particolare in vista del prossimo lancio del Nokia Windows 8 RT.
Per quanto riguarda il settore dei feature phones (i vecchi cellulari), Microsoft avrà il problema di integrare questo ramo di business in modo efficace. Ballmer ha detto che la unit dei feature phone, che comprende il brand Asha, permetterà a Microsoft di raggiungere più facilmente il prossimo miliardo di consumatori con device e servizi. C’è da dire che fra i maggiori sponsor degli Asha c’è Stephen Elop, ex Ceo di Nokia ora tornato all’ovile in Microsoft.
Concorda la società di analisi Analysys Mason. “La più grande opportunità di business per Microsoft non si trova nel mercato degli smartphone, ma in quello dei feature phone – dice Ronan de Renesse, analista di Analysys Mason – Microsoft guadagnerà terreno nei mercati emergenti grazie al portafoglio di prodotti non-Lumia; nel 2012 il 45% delle vendite di device mobili di Nokia sono state realizzate in Cina, in Medio Oriente e Africa e in America Latina. Questo fatto rafforza la posizione di Microsoft nei confronti di Google nel processo di connessione del prossimo miliardo di conusmatori”.
Ian Fogg, analista e director mobile & telecoms di Ihs, sostiene che la sfida più importante per Microsoft riguarda la semplificazione del sistema operativo Windows Phone: “Per avere successo, Microsoft dovrà migliorare la qualità di Windows Phone e la quantità di app prodotte da terze parti – dice Fogg – dovrà perciò spendere molto in marketing e incentivi di canale per aumentare l’awarness del Windows Phone fra i consumatori e fare in modo che i Windows Phone siano largamente accettati dagli operatori mobili”.
I negoziati per la cessione del business mobile di Nokia a Microsoft sono partiti lo scorso mese di febbraio, al Mobile World Congress di Barcellona. Ci sono volute una cinquantina di riunioni del board di Nokia per chiudere il deal, hanno rivelato Steve Ballmer e il nuovo Ceo ad interim di Nokia Risto Siilasmaa.