Sono uscite le Linee guida per i pagamenti elettronici alla PA e ora il quadro normativo è completo, per la nascita di un sistema unico e uniforme con cui i cittadini potranno pagare tutti i servizi della pubblica amministrazione.
Ne dà annuncio l’Agenzia per l’Italia digitale, che ha predisposto le Linee guida, con il parere favorevole di Banca d’Italia. “La pubblicazione delle Linee guida completa il quadro normativo di riferimento per consentire alle pubbliche amministrazioni di ottemperare all’obbligo di mettere a disposizione della propria utenza, strumenti e applicazioni per eseguire pagamenti elettronici a favore della PA come stabilito dall’articolo 81 del Codice dell’Amministrazione Digitale”, si legge nell’annuncio.
“Il senso pratico della novità è evidente”, dice al nostro giornale Agostino Ragosa, direttore dell’Agenzia. “Fino ad oggi la PA non aveva un sistema unico e omogeneo per gli incassi e dei pagamenti, perché non era chiaro il ruolo dei soggetti coinvolti. Con Banca d’Italia abbiamo realizzato un sistema di pagamenti coerente con gli standard della Sepa, cioè quelli che si stanno diffondendo a livello europeo, e identificato anche un luogo fisico dove farli: gli stessi dove i cittadini sono già abituati a pagare, ossia le banche, le Poste, la Sisal”, contina Ragosa. I cittadini possono andare qui (in futuro anche sui siti web delle Pa) e pagare al solito modo.
Il sistema di pagamento entra in gioco subito dopo. E’ tecnicamente un gateway che lo instrada dalllo sportello che riceve il pagamento (la Banca, per esempio) all’ente che ne è il destinatario finale (una specifica pubblica amministrazione). “Il sistema associa in automatico il pagamento al relativo servizio, con un codice. Questo risolve un annoso problema: finora non c’è stato un modo per risalire in automatico agli estremi per tracciare il pagamento fatto agli sportelli. Serviva insomma un lavoro manuale di back end, cartaceo, per sistemare la cosa nelle singole Pa”.
Le Linee guida dicono come vanno fatte queste cose. “Da una parte servono agli sportelli per capire come utilizzare questo sistema di pagamento unico. Dall’altro istruiscono le pubbliche amministrazioni sul modo in cui agganciare in modo automatico il pagamento al servizio fruito dal cittadino”.
In particolare, “le Linee guida si compongono del documento principale contenente le disposizioni normative e di due allegati tecnici”, si legge nell’annuncio. Ossia:
- “Specifiche attuative dei codici identificativi di versamento, riversamento e rendicontazione” contenente le indicazioni a cui i soggetti interessati dovranno attenersi nel predisporre le informazioni necessarie per eseguire le operazioni di pagamento;
- “Specifiche attuative del Nodo dei pagamenti-SPC” che descrivono il modello di funzionamento del Sistema e dei processi dei pagamenti della PA, nonché le modalità a cui i prestatori di servizi di pagamento e pubbliche amministrazioni dovranno attenersi per aderire al suddetto Sistema.
Adesso che le norme sono chiare, si tratta solo di adottare la piattaforma- tuttora sperimentale presso Banca d’Italia- presso gli sportelli e le Pa. E’ l’impresa che ora attende l’Agenzia nei prossimi mesi.