Twitter rompe gli indugi e annuncia ufficialmente lo sbarco in borsa. La notizia arriva con un tweet, nel quale il sito di microblogging fa sapere di aver depositato alla Sec, la Consob americana, la documentazione per l’offerta pubblica di acquisto (Ipo). Visto il timing dell’annuncio, la Ipo di Twitter è previsto entro fine anno. Non è ancora dato sapere se la quotazione avverrà sul Nasdaq o sul Nyse. Secondo stime, l’azienda vale più di 10 miliardi di dollari.
L’annuncio è stato fatto dal celebre sito di microblogging attraverso un tweet pubblicato ieri sera alle 17.02 ora di New York (le 23.02 italiane). “Abbiamo presentato in via confidenziale il documento S-1 alla Sec per l’Ipo. Questo tweet non costituisce un’offerta per eventuali titoli in vendita”, ha scritto l’azienda. Dopo qualche secondo il gruppo ha scritto: “Now back to work”, ora torniamo al lavoro.
La documentazione è stata inviata alla Sec in maniera confidenziale sulla base delle nuove regole previste dal Jobs Act (Jumpstart Our Business Startups Act), varato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama lo scorso anno. In base alle recenti disposizioni, le aziende che registrano meno di un miliardo di dollari di ricavi l’anno non sono obbligate a rendere pubblica la loro documentazione fino a tre settimane prima del lancio del primo roadshow con gli investitori.
Twitter è il secondo social network che sbarca a Wall Street, dopo il disastroso debutto a maggio del 2012 di Facebook, le cui quotazioni in questi giorni hanno toccato quota 43 dollari in netto miglioramento dei 38 dollari del prezzo di collocamento, sulle ali della crescita del segmento mobile.
Il giorno prima dell’annuncio dell’Ipo, le azioni di Twitter sul mercato privato venivano scambiate a 26 dollari per azione per lotti di grandi dimensioni e a 28 dollari per grandi lotti, valori che attribuiscono all’azienda una valutazione compresa fra 13,7 e 14,4 miliardi di dollari, ha detto un investitore che detiene azioni Twitter al Financial Times.
Non più tardi di tre giorni fa, Twitter ha concluso la maggior acquisizione della sua storia con il takeover di MoPub, società specializzata in mobile advertising. L’operazione vale 350 milioni di dollari, secondo il Wall Street Journal, e porta in dote al sito di microblogging un server per la gestione di editori mobili e una piattaforma per l’offerta e lo scambio di inserzioni pubblicitarie in real time. Si tratta della prima mossa del sito di microblogging per allargare il business al di là del core business del social.