Studio Storti, fornitore di soluzioni open source per la Pubblica Amministrazione, entra nell’Advisory Board di The Document Foundation (Tdf). Studio Storti è pronto a lanciare una Divisione LibreOffice per offrire supporto professionale alle migrazioni da Microsoft Office a LibreOffice.
“Siamo attivi in ambiente open source dal 1997, con soluzioni a valore aggiunto focalizzate sulle esigenze della Pubblica Amministrazione. Negli ultimi tre anni, abbiamo registrato un interesse crescente verso il supporto delle migrazioni a LibreOffice, e abbiamo deciso di investire in quest’area creando una Divisione LibreOffice”, afferma Paolo Storti, Ad di Studio Storti. “Intendiamo sfruttare la conferenza di Milano, dove abbiamo l’opportunità di incontrare il nucleo della comunità, per rafforzare i contatti con gli sviluppatori e con gli altri stakeholder del progetto LibreOffice”.
“Studio Storti porta all’interno dell’Advisory Board Tdf un’esperienza di oltre 15 anni nelle migrazioni della Pubblica Amministrazione italiana verso le soluzioni open source”, commenta Italo Vignoli, Membro del Board of Director di Tdf. “L’annuncio è estremamente importante per l’intero ecosistema, perché conferma – se mai ce ne fosse stato bisogno – che la visione di un progetto indipendente che è alla base della nascita di Tdf può stimolare la crescita di terze parti che investono su LibreOffice. In Italia, potrà cambiare lo scenario delle migrazioni”.
Con l’ingresso di Studio Storti, l’Advisory Board Tdf è composto da 14 membri, sei dei quali si sono aggiunti nei primi nove mesi del 2013 – Amd, CloudOn, Collabora, Kacst (King Abdulaziz City of Science and Technology), Mimo (French Ministries) e Studio Storti – a quelli già attivi: Frodev (Freies Office Deutschland e.V.), Fsf (Free Software Foundation), Google, Intel, Lanedo, RedHat, Spi (Software in the Public Interest) e Suse.