Ci sono attualmente 200 milioni di donne in meno online rispetto agli uomini e il divario potrebbe crescere fino a 350 milioni nei prossimi tre anni se non si realizzano azioni concrete per colmarlo. Lo sostiene un rapporto rilasciato dall’UN Broadband Commission Working Group on Broadband and Gender, commissione delle Nazioni Unite su banda larga e questioni di genere.
Secondo il report nel mondo le donne stanno approdando sul web con maggiore ritardo e più lentamente dei maschi. Sugli utenti Internet del pianeta, che sono circa 2,8 miliardi, 1,3 miliardi sono di sesso femminile, mentre quelli di sesso maschile sono 1,5 miliardi.
Il gap, sottolineano gli autori del testo, si sta rapidamente ampliando nei Paesi in via di sviluppo, dove l’ICT è considerato un settore di “status elevato”, con strumentazioni molto costose, che in quei territori si possono permettere quasi esclusivamente gli uomini. Per esempio in Africa subsahariana il rapporto stima che le donne “connesse” siano solo la metà degli uomini.
Inoltre nel mondo le rappresentanti del gentil sesso hanno in media il 21% in meno di probabilità di possedere un telefono mobile: significa 300 milioni in meno di proprietarie di telefonini, che si traduce economicamente in 13 miliardi di dollari di mancate entrate per il settore mobile.
“Il nuovo rapporto – ha dichiarato Helen Clark, amministratore dell’United Nations Development Programme (Undp) che ha guidato il gruppo di lavoro su questo argomento – invoca l’inclusione sociale e tecnologica e la partecipazione dei cittadini, spiegando quali possono essere i benefici sociali ed economici dalla fornitura di accesso alla banda larga e all’ICT per le donne, ma anche per le piccole imprese e per la parte più debole della popolazione”.