Una Community italiana per l’innovazione del paese finalizzata ad unire competenze, conoscenze, abilità e prospettive per sviluppare infrastrutture e piattaforme tecnologiche e diffondere innovazione e sviluppo. Questo il senso del sodalizio che sarà formalizzato a Trento il 26 settembre fra Trentino Network, la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, attraverso il Premio Eco and the City, la Fondazione Casa natale Enzo Ferrari, la Fondazione Guglielmo Marconi, Lepida, il Co.Svi.G. (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) di Firenze ed Edipress Communications, editore del periodico Energeo Magazine. L’appuntamento è fissato presso la nuova sede di Trentino Network in via G. Pedrotti, 18, per firmare il protocollo di intesa della Community Network Guglielmo Marconi.
La strada scelta dai soggetti promotori è quella di promuovere il territorio anche a livello internazionale mediante l’eccellenza tecnologica, creare un network di realtà impegnate sugli stessi obiettivi per garantire, attraverso lo sviluppo della banda larga e l’innovazione, un ingresso più semplice al mercato, sostenere i sistemi territoriali e i living lab, mettere le città e la loro sostenibilità al centro di ogni processo evoluto.
Una Community che mira a fare cultura anche attorno allo stesso concetto di innovazione: “Guardare al futuro nel rispetto dei luoghi e delle tradizioni di un popolo”, come precisa l’amministratore delegato di Trentino Network Alessandro Zorer. L’ambizioso progetto ha coinvolto la Fondazione Guglielmo Marconi (Villa Griffone, la casa paterna di Marconi, a Pontecchio, sarà la sede di rappresentanza); la società che gestisce lo sviluppo di servizi innovativi in Emilia e la relativa integrazione nella rete Lepida; il Co.Svi.G. (Consorzio per lo Sviluppo per le Aree Geotermiche), che dovrà occuparsi della ricerca e delle tecnologie emergenti legate allo sviluppo della geotermia.
Lo scopo è quello di mettere le basi per costruire contatti con la “gente di impresa”, in sinergia con le altre strutture del Trentino, dell‘Emilia e della Toscana che hanno nel Dna la ricerca e l’innovazione. Il progetto nasce dall’alleanza tra la “Fondazione Guglielmo Marconi”, costituita per tenere vivo il ricordo storico e scientifico del grande scienziato bolognese, la Fondazione Spadolini Nuova Antologia e la Fondazione Casa natale Enzo Ferrari, tre grandi protagonisti del nostro tempo, la cui concretezza rappresenta l’espressione di quella parte operosa del paese cui guarda il Premio Eco and the City Giovanni Spadolini, partner del progetto.
La nuova sede digitale del Trentino
La nasciata della nuova community coincide con l’apertura della nuova sede di Trentino Network, fissata alle 12. 30 dello stesso giorno. All’inaugurazione saranno presenti il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, il presidente di Trentino Network, Roberto Lazzaris, monsignor Luigi Bressan, autorità locali e nazionali e diversi esperti del settore.
Trentino Network, società pubblica creata nel 2004 dalla Provincia autonoma di Trento per lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture pubbliche di telecomunicazioni, aprirà così le porte della nuova sede affrontando la sfida di creare una società della conoscenza che favorisca una globalizzazione sostenibile a livello ambientale, economico e soprattutto innovativo.
Alle 9.30, nella Sala Depero del palazzo della Provincia è prevista una giornata di studio che servirà da prologo al taglio del nastro della nuova sede. L’occasione è quella della tappa del “check-up digitale” promosso da Telecom Italia, denominato “Italia connessa”, che è stato pensato per fungere da stimolo e da guida per coloro i quali hanno la responsabilità dell’amministrazione della cosa pubblica. Lo studio fotografa l’attuale situazione del paese di fronte ad alcune delle principali sfide che la pubblica amministrazione ed il territorio intero si trovano ad affrontare al cospetto dell’innovazione. Sarà presente il presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, che ricopre anche il ruolo di presidente del Mart (Museo di Arte contemporanea di Trento e Rovereto) e diversi altri esperti del settore, tra i quali Agostino Ragosa, direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
Una giornata, dunque, quella del 26 settembre, che vede collocarsi tre momenti decisivi per “iniziare a fare da sé, insieme agli altri, insieme per affrontare la sfida imposta da un mondo interconnesso e senza barriere” come riporta Alessandro Zorer prendendo spunto dal significato dell’autonomia trentina: “Per farlo, puntiamo alle infrastrutture che consentono la diffusione della conoscenza, della creatività, della libertà e mobilità, della qualità dell’ambiente naturale e culturale. In altre parole, desideriamo valorizzare le migliore risorse dei territori puntando sull’innovazione, come facciamo nella nostra provincia, per metterle al servizio delle altre comunità e migliorare la qualità della vita dei cittadini”.