Il prossimo 12 novembre la Bipt belga, autorità delle telecomunicazioni equivalente della nostra Agcom, darà il via alla gara per le frequenze negli 800 Mhz destinate alla banda larga mobile 4G. Le registrazioni per partecipare all’asta sono iniziate il 14 agosto: l’authority sta ora selezionando le iscrizioni e annuncerà i nomi delle aziende ammesse l’8 ottobre. I candidati sono probabilmente Belgacom, Mobistar e Base. Telenet, che possiede una licenza 3G ma non ha mai realizzato infrastruttura, si è chiamata fuori. Esclusi per il momento i grandi nomi come Vodafone o altre compagnie attive a livello europeo.
All’asta vanno tre licenze di 2×10 Mhz, ognuna con un prezzo minimo di 120 milioni di euro e per la durata di 20 anni. L’obiettivo che il vincitore dovrà raggiungere è dare ai cellulari del Belgio un traffico dati veloce al passo con quelli del resto dell’Europa.
Il ritardo dell’infrastruttura belga era stato recentemente ricordato anche dal Presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, che intervenendo al Workshop Ambrosetti di Cernobbio aveva dichiarato candidamente: “A casa mia il 4G non c’è”.
Chi si aggiudicherà l’asta avrà l’obbligo di copertura in 4G del 98% della popolazione. Un newcomer avrà 9 anni di tempo per raggiungere l’obiettivo. Gli operatori esistenti (quelli con reti 2G) dovranno coprire il 30% della popolazione ientro due anni, il 70% entro 4 anni e il 98% entro sei anni.
Una sfida che implicherà notevoli investimenti, se si considera che la maggior parte del territorio è coperto solo con la rete 2G. L’impegno è tale che l’operatore Telenet ha già annunciato che rinuncerà al bando, dopo il fallimento del suo piano infrastrutturale col 3G.