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Bending Spoons: spunta un maxi piano di licenziamenti per WeTransfer



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L’azienda sta valutando di tagliare il 75% dei lavoratori a seguito dell’acquisizione. Il ceo Ferrari conferma la necessità di una riorganizzazione: “Non ci piace prendere decisioni dolorose o impopolari, ma siamo pronti a farlo per il bene dell’azienda”

Pubblicato il 9 set 2024




Bending Spoons è pronta a tagliare il 75% del personale di WeTransfer, il popolare servizio di file sharing la cui acquisizione da parte della società italiana è stata annunciata lo scorso luglio.

Lo conferma in uno statement il Ceo di Bending Spoons, Luca Ferrari: “Recentemente, abbiamo informato il team di WeTransfer che probabilmente avrà luogo una riduzione del personale che coinvolgerà circa il 75% dell’organizzazione”, afferma.

La strategia di Bending Spoons

“Quando rileviamo un’azienda, dedichiamo settimane o mesi a studiarla nel dettaglio, esaminando ogni aspetto: organizzazione, tecnologia, esperienza utente, monetizzazione, marketing, e così via – spiega Ferrari – Successivamente, sviluppiamo una visione di quella che riteniamo essere la versione più di successo di quell’azienda. Questa visione copre tutte le aree dell’azienda. Poiché acquistiamo un’azienda con l’intenzione di possederla e gestirla per sempre – prosegue – elaboriamo la nostra visione con un orizzonte di lungo termine. Una volta chiara la visione, cerchiamo di colmare il divario tra lo stato attuale e la visione nel modo più rapido e completo possibile. Di solito, questo comporta l’apportare cambiamenti significativi a molte aree, inclusa l’organizzazione. Sebbene non ci piaccia prendere decisioni dolorose o impopolari, siamo pronti a farlo quando crediamo che sia la scelta giusta per far prosperare l’azienda”.

L’analisi su WeTransfer

“In questo caso specifico, la visione che abbiamo sviluppato è quella di una struttura di WeTransfer più piccola e più focalizzata, che riteniamo meglio posizionata per garantire il successo dell’azienda con una visione a lungo termine – conclude Ferrari – Questa decisione, sebbene difficile, è stata presa in linea con tale visione. Non entrerò nei dettagli in questa fase, poiché la riduzione del personale non è stata ancora completamente definita. Abbiamo informato tutti il prima possibile, anche se non siamo stati in grado di fornire tutti i dettagli, perché riteniamo che fosse il modo più trasparente e rispettoso di affrontare una situazione difficile”.

Quinta acquisizione dell’anno

L’acquisizione di WeTransfer rappresenta la quinta acquisizione dell’anno per Bending Spoons, che in precedenza aveva già acquisito Evernote e Meetup.

La possibilità di licenziamenti non sorprenderebbe, poiché Bending Spoons “riduce regolarmente il numero di dipendenti delle aziende che acquisisce per gestirle in modo redditizio – chiarisce TechCrunch -. A febbraio 2023, ha tagliato 129 dipendenti dallo staff di Evernote. A dicembre 2023, l’azienda ha licenziato l’intera forza lavoro di Filmic, la popolare app di editing di foto e video che ha acquisito nel 2022. All’inizio di quest’anno, anche Meetup ha dovuto affrontare tagli di posti di lavoro dopo la sua acquisizione”.

Secondo quanto riferito da TechCrunch, cui Bending Spoons ha confermato i piani di licenziamento di WeTransfer, il personale che verrà licenziato sarà informato “dopo che l’azienda avrà consultato la normativa locale dei vari Paesi in materia di licenziamenti”.

WeTransfer: 350 dipendenti e 80 milioni di utenti mensili

WeTransfer, fondata nel 2009 nei Paesi Bassi, conta oltre 350 dipendenti e ha una base di utenti molto ampia, con 600.000 abbonati e 80 milioni di utenti mensili. Tuttavia, l’azienda ha dovuto affrontare turbolenze di mercato che hanno portato alla cancellazione di un’offerta pubblica iniziale prevista per il 2022, che avrebbe dovuto valutare l’azienda fino a 716 milioni di euro.

Bending Spoons ha raccolto 155 milioni di dollari in finanziamenti azionari a febbraio, portando la valutazione della società a 2,55 miliardi di dollari. Con l’acquisizione di WeTransfer, l’azienda continua a espandere il suo portafoglio di servizi digitali, nonostante le difficoltà e le sfide che comportano tali trasformazioni.

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