L’APPELLO

Connect Europe alla nuova Ue: “Fare di tutto per spingere la connettività”



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“Le reti e l’innovazione nelle telecomunicazioni saranno fattori cruciali per migliorare le prospettive socio-economiche dei cittadini e la forza dell’economia europea. Sosteniamo con forza il livello di ambizione e la direzione politica stabiliti nel rapporto di Draghi”

Pubblicato il 18 set 2024



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Connect Europe è pronta a lavorare con la “nuova” Commissione europea annunciata dalla presidente Ursula von der Leyen e a spingere sulla necessaria accelerazione della competitività dell’Ue, che ha al centro un grande pilastro: la connettività su banda ultra-larga. Connect Europe (il nuovo nome assunto da Etno), ha dichiarato di accogliere “con favore l’annuncio della Presidente von der Leyen sul nuovo Collegio dei Commissari” e di sostenere “con forza la rinnovata attenzione alla competitività dell’Ue per i prossimi cinque anni, con particolare riguardo agli investimenti, all’innovazione, alla sicurezza e alla sostenibilità“.

Alessandro Gropelli, che è stato designato direttore generale di Connect Europe, ha dichiarato: “È un momento cruciale per la connettività in Europa. Se realizziamo le riforme giuste, tutti gli europei avranno accesso alle reti gigabit e l’economia potrà contare su un ecosistema di connettività più forte”.

Connettività e cloud-edge cruciali per la competitività Ue

“Le reti digitali e l’innovazione delle telecomunicazioni saranno fattori cruciali per rafforzare le prospettive socioeconomiche dei nostri cittadini e la forza dell’economia europea”, si legge nella nota dell’associazione dei principali fornitori di connettività in Europa. “Le tecnologie avanzate sviluppate dal settore europeo delle telecomunicazioni possono davvero contribuire al raggiungimento degli obiettivi politici strategici della Commissione. Ciò include reti Gigabit, 5G, Ftth, comunicazioni integrate terrestre-satellitare, cavi sottomarini, nonché innovazione nell’edge cloud, ecosistemi Ran, crittografia quantistica e ricerca sul 6G”.

In questo contesto, Connect Europe sostiene “fermamente” il livello di ambizione e l’orientamento politico stabiliti nel rapporto della Commissione europea “Il futuro della competitività europea” di Mario Draghi, che rafforza la richiesta della Presidente von der Leyen di riforme e investimenti nella connettività digitale come parte delle sue linee guida politiche per il prossimo mandato.

Connect Europe: serve una legge sulle reti digitali

Connect Europe accoglie, dunque, con grande favore l’invito contenuto nelle lettere di missione a sviluppare una proposta per una legge sulle reti digitali e a modernizzare la politica sulla concorrenza per consentire alle aziende dell’Ue di espandersi nei mercati globali. “Chiediamo ai legislatori europei e ai Commissari nominati di garantire che una riforma profonda e orientata alla competitività permei il nuovo programma di lavoro della Commissione europea”, si legge nella nota dell’associazione.

Connect Europe appoggia le politiche per garantire investimenti massicci in reti che raggiungano ogni europeo, rivedendo radicalmente il quadro normativo dell’Ue, allontanandosi dall’attuale regolamentazione ex-ante, riformando la politica dello spettro e elaborando una forte politica industriale per una connettività sicura e sostenibile.

Mercato unico delle tlc e parità di condizioni con le big tech

L’associazione spinge anche per “sfruttare appieno il potenziale del mercato unico delle telecomunicazioni”, raggiungendo una scala adeguata nel settore delle tlc e armonizzando le norme in modo da poter offrire servizi di qualità a tutti i cittadini europei, innovare e sviluppare sinergie a livello transfrontaliero.

Occorre anche favorire gli investimenti e l’innovazione in Europa, razionalizzando la regolamentazione di settore, rimuovendo le norme non necessarie, armonizzando maggiormente le regole a livello dell’Ue e garantendo pari condizioni con gli altri attori del mercato nell’ecosistema Internet.

Connect Europe si dice pronta “a fornire la nostra esperienza, soprattutto nei settori coperti dai vicepresidenti esecutivi Ribera (transizione pulita, giusta e competitiva), Virkkunen (sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia), Séjourné (prosperità e strategia industriale) e i commissari Dombrovskis (economia e produttività), Zaharieva (Startup, ricerca e innovazione), McGrath (Democrazia, giustizia e Stato di diritto) e Maroš Šefčovič (Commercio e sicurezza economica)”.

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