AFFAIRE TELEFONICA

Allarme sicurezza, i servizi segreti: “Serve scorporare la rete”

L’indicazione emerge dal report del Dis attualmente sul tavolo del Copasir. Il Comitato pronto a chiamare Letta in audizione

Pubblicato il 26 Set 2013

security-sicurezza-120301160303

E’ arrivata sul tavolo del Copasir l’informativa riservata del direttore del Dis, Giampiero Massolo, sulle possibili criticità dell’affare Telefonica-Telecom. I contenuti sono allo studio del Comitato per la Sicurezza della Repubblica, presieduto da Giacomo Stucchi, che ieri aveva lanciato l’allarme sicurezza. Nel documento, riferiscono all’AdnKronos fonti qualificate di palazzo San Macuto, il Comparto Intelligence passa in analisi “tutti i possibili rischi legati alla sicurezza nazionale, con un particolare richiamo alla necessità di proteggere la rete telefonica”.

Nel rapporto i servizi di intelligence – scrive Reuters cirando una fonte dei servizi segreti – suggeriscono alle autorità di scorporare la rete, ancora sotto il controllo dell’ex monopolista delle telecomunicazioni come misura di sicurezza nazionale. Nel rapporto l’idea preminente è quella dello scorporo della rete. Obiettivo che è stato ribadito anche oggi dal governo per bocca del ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.

Il report sarà studiato da tutti i componenti dello stesso Comitato, che deciderà poi se ascoltare in audizione il governo sulla questione. Agli inizi di ottobre Massolo sarà ascoltato in un’audizione alla sede del Copasir, rende noto il presidente. Che non esclude un incontro con il premier: “Se in ufficio di presidenza del Comitato si ravviserà l’esigenza di approfondire alcune questioni con il premier Enrico Letta o con il sottosegretario Marco Minniti, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, daremo seguito a queste richieste di audizioni”. Da parte dell’esecutivo risponde Dario Franceschini, ministro dei Rapporti con il Parlamento: “Se il Copasir ci chiederà un’audizione, il governo andrà ovviamente a riferire“.

A Stucchi fa eco il vicepresidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. ”Non solo l’Italia sta perdendo quote di potere economico, ma adesso rischia di non poter più controllare porzioni di sicurezza nazionale”, dice il senatore Pdl Giuseppe Esposito in un’intervista a Libero. “Attraverso la rete fissa di Telecom passano tutti i dati sensibili relativi alle comunicazioni di ambasciate e ministeri, il governo deve intervenire per salvaguardare i processori di sicurezza nazionale. Chiedo a Palazzo Chigi una task force per monitorare quanto sta accadendo nei grandi gruppi che stanno per finire in mani straniere. Dalla rete passano tutte le comunicazioni strategiche del Paese”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati