LA POLEMICA

Nokia: Elop non rinuncia al maxi bonus, bufera in Finlandia

L’ex Ceo della casa scandinava risponde con un secco no alla richiesta del chairman Risto Siilasmaa di restituire almeno in parte la buona uscita da 18,8 milioni di euro. Protesta anche il premier Jyrki Katainen

Pubblicato il 26 Set 2013

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Sta per divorziare e quindi quei soldi gli servono. Monta lo sdegno in Finlandia per il maxi bonus di 18,8 milioni di euro accordato a Stephen Elop, ex Ceo di Nokia, garantito al top manager per tornare alla casa madre, Microsoft. Un premio milionario a Elop, regista di quella che molti analisti considerano la “svendita” per appena 5,4 miliardi di euro della divisione mobile di Nokia a Microsoft, suo ex datore di lavoro dove rientra da vincitore, con l’ambizione di prendere il posto di Steve Ballmer al timone dell’azienda di Redmond.

A surriscaldare gli animi nel paese scandinavo, è l’atteggiamento di Elop: alla richiesta avanzata dal chairman e Ceo ad interim di Nokia Risto Siilasmaala Finlandia è sotto choc, dopo la perdita del suo campione nazionale dei cellulari – di rinunciare almeno in parte al maxi bonus, Elop ha seccamente rifiutato. Motivo? Sta divorziando da sua moglie, e spese impreviste gli impediscono di rinunciare ai soldi, secondo l’Helsingin Sanomat. Una giustificazione troppo sfacciata e provocatoria per passare sotto silenzio. L’opinione pubblica finlandese è su tutte le furie, protesta anche il premier Jyrki Katainen, che non ci ha più visto e ha gridato all’”oltraggio”.

La settimana scorsa, è trapelata la notizia della buonuscita da 18,8 milioni di euro accordata all’ex Ceo di Nokia Stephen Elop, che da quelle parti è famoso per aver dato il colpo di grazia ai cellulari. La gente ha cominciato a mormorare sempre più ad alta voce, così nel weekend il chairman di Nokia Risto Siilasmaa, pressato dal premier, ha chiesto a Elop di rinunciare in toto, o almeno in parte, al maxi premio. Ma la risposta è stata negativa, anche perché la richiesta di alimenti della moglie a questo punto lieviterà non poco. E dire che nei giorni scorsi il chairman Siilasmaa ha tentato di coprire e minimizzare lo scandalo, ha cercato di insabbiare l’entità della somma del bonus, vissuto come un affronto in Finlandia: un premio a chi ha affossato il business nazionale dei cellulari.

Tanto più che, sottolineano i piccoli risparmiatori finlandesi, orfani dell’indotto produttivo del mobile, il valore delle azioni Nokia ha perso il 60% nei tre anni scarsi in cui Elop è stato Ceo del gruppo. Di solito, questa la tesi forse un po’ ingenua dei risparmiatori, i manager ricevono un bonus se le cose vanno bene per l’azienda e non se l’azienda stessa viene fatta a pezzi.

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