INNOVAZIONE

Sicurezza quantistica e connettività, a firma del Gruppo Tim il primo proof of concept



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In campo Sparkle e Telsy, il test su un collegamento ad alta capacità tra due data center ad Atene in modalità Quantum Key Distribution che rappresenta una delle soluzioni più promettenti per offrire un ulteriore livello di sicurezza alle infrastrutture di comunicazione esistenti

Pubblicato il 23 set 2024

Enzo Lima

giornalista



Quantum computing, connettività, Sparkle

Un collegamento ad alta capacità tra ue data center di Atene, protetto attraverso la quantum key distribution: a realizzare questo proof of concept è il gruppo Tim attraverso l’operatore di servizi internazionali Sparkle, Telsy, società specializzata in sicurezza delle comunicazioni e cybersecurity e la sua partecipata Qti Quantum Telecommunications Italy.

La tecnologia Qkd

La quantum key distribution rappresenta una delle risposte tecnologicamente più avanzate alla densità crescente del traffico dati e alla necessità di proteggere integrità e riservatezza delle informazioni, dal momento che è in grado di offrire, si legge in una nota di Tim, un ulteriore livello di sicurezza alle infrastrutture di comunicazione esistenti. In sostanza, sfruttando la meccanica quantistica, la Qqd offre una sicurezza incondizionata sia contro le minacce informatiche classiche sia contro le possibili intercettazioni future da parte dei computer quantistici.

Le caratteristiche del proof of concept

Il proof of concept realizzato ad Atene ha dimostrato, attraverso una videoconferenza protetta sulla piattaforma Antares di Telsy su un collegamento ad alta capacità tra due data center di Sparkle ad Atene, la capacità di fornire servizi di connettività sicura tramite Qkd su una rete tlc esistente in modo replicabile, efficiente e flessibile.

Il collegamento Qkd, nello specifico, è stato implementato sulla stessa coppia di fibre utilizzate per i canali di comunicazione classici – spiega ancora Tim – senza la necessità di ulteriori infrastrutture in fibra ottica dedicate né di modifiche architetturali alla rete metropolitana in fibra di Sparkle ad Atene. “Infine – prosegue la nota – l’impiego del sistema di rete ottica Apollo di Ribbon Communications ha permesso di crittografare il traffico dei clienti e trasportarlo su un collegamento da 400G”.

I test precedenti

Il proof of concept appena realizzato viene al termine di altri test realizzati sempre da Sparkle sulla tecnologia post-quantistica, su una VPN internazionale tra Italia e Germania e su un servizio di accesso a Internet ad Atene. Nei piani dell’azienda il lancio commerciale di Quantum-Safe Internet di Sparkle è previsto per la fine dell’anno, e farà da apripista per una serie di altri servizi di sicurezza.

Protezione contro la decrittazione quantistica

“Con questo PoC sulla Quantum Key Distribution facciamo un altro passo avanti nella protezione della nostra rete contro la potenziale minaccia della decrittazione quantistica- spiega Antonella Sanguineti, responsabile marketing e product management per le soluzioni di networking, cloud, sicurezza e identità presso Sparkle – Le varie sperimentazioni che abbiamo condotto, in collaborazione con le aziende più esperte del settore e nell’ambito di progetti europei e internazionali, rafforzano la nostra determinazione a proseguire su questa strada per offrire ai nostri clienti la massima protezione”.

La Qkd dal laboratorio al mercato

“L’implementazione ha evidenziato il passaggio definitivo della tecnologia Qkd dal laboratorio al mercato – aggiunge Pierangela Pitzolu, direttore International government business development di Telsy – fornendo un caso d’uso efficiente, economico e facilmente implementabile nel mondo reale”.

Sicurezza a prova di futuro per le reti

“Con la Quantum Key Distribution disponiamo ora di uno strumento per aggiornare le nostre reti di telecomunicazione e ottenere una sicurezza incondizionata e a prova di futuro – conclude Tommaso Occhipinti, Ad di Qti – Questa implementazione è un caso d’uso prezioso che dimostra la potenzialità della tecnologia di essere adottata su larga scala”.

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