IL CASO

Pirateria online, nuova stretta: per le telco perfino il carcere, Asstel sul piede di guerra



Indirizzo copiato

Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno dato il via libera a due emendamenti al disegno di legge Omnibus, a firma di Forza Italia-Fratelli d’Italia, che puntano a inasprire le misure. I provider Vpn e Dns nel perimetro dei soggetti che potranno essere sospesi o bloccati dall’Agcom indipendentemente dalla localizzazione territoriale. E si allunga la lista di chi sarà obbligato a segnalare immediatamente alle autorità condotte illecite, pena la reclusione fino a un anno

Pubblicato il 30 set 2024



20241023-iframe-webinar-zerto

Via libera delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato a due emendamenti a firma dei senatori Dario Damiani (FI), Guido Quintino Liris e Antonella Zedda (FdI), riformulati, che puntano ad una stretta sulla pirateria tv.

Il primo prevede che nel perimetro dei soggetti interessati dalla eventuale sospensione dell’Agcom vengono ricompresi, oltre ai prestatori di servizi di accesso alla rete, i “fornitori di servizi di Vpn e quelli di Dns pubblicamente disponibili ovunque residenti e ovunque localizzati“. Mentre il secondo prevede che “i prestatori di servizi di accesso alla rete, i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell’informazione, ivi inclusi i fornitori e gli intermediari di vpn (virtual private network) o comunque di soluzioni tecniche che ostacolano l’identificazione dell’indirizzo IP di origine, gli operatori di content delivery network, i fornitori di servizi di sicurezza internet e di Dns distribuiti, che si pongono tra i visitatori di un sito, e gli hosting provider che agiscono come reverse proxy server per siti web” debbano segnalare “immediatamente” all’autorità giudiziaria o alla polizia giudiziaria le condotte penalmente rilevanti di cui siano venuti a conoscenza e un ‘punto di contatto’ per le comunicazioni. L’omissione della segnalazione e della comunicazione sono “puniti con la reclusione fino ad un anno”. Si applica inoltre l’articolo sui ‘delitti informatici e trattamento illecito di dati’ che prevede sanzioni.

Riabilitazione dopo 6 mesi in assenza di illeciti

Nella versione riformulata della prima proposta, si prevede inoltre che i prestatori di servizi di assegnazione di numeri Ip, il Registro italiano per il country code Top level domain (cctld.it), i prestatori di servizi di registrazione di nome a dominio per i cc tld diversi da quello italiano e per i nomi a Generic Top level domain (gtld) provvedono periodicamente a riabilitare la risoluzione dei nomi di dominio e l’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi Ip bloccati, quando siano passati almeno sei mesi dal blocco e tali indirizzi non risultino utilizzati per finalità illecite. Si prevede inoltre che l’Agcom, per garantire il corretto funzionamento del processo di oscuramento degli Fqdn e degli indirizzi Ip, ordini la riabilitazione della risoluzione Dns dei nomi di dominio e lo sblocco dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi Ip bloccati da almeno sei mesi, pubblicando la lista sulla piattaforma tecnologica unica.

Asstel: “No a risvolti penali per le telco”

Contraria alla “responsabilizzazione a livello penale” delle telco è Asstel, l’associazione di categoria che, nel sistema di Confindustria, rappresenta la filiera delle telecomunicazioni. “Nella discussione al Senato sul DL Omnibus sono entrati alcuni emendamenti tesi ad inasprire il contrasto alla pirateria digitale di contenuti sportivi – scrive Asstel in una nota ufficiale -. In particolare, quello che introduce obblighi di notifica del fatto illecito alla polizia giudiziaria a carico degli operatori di telecomunicazioni arriva persino a prefigurare una responsabilità di natura penale”.

La pirateria rappresenta una minaccia per il mercato e per la tutela del diritto d’autore – scrive Asstel – ed è per questo che le autorità, le Istituzioni e gli attori della filiera delle telecomunicazioni lavorano quotidianamente cercando soluzioni a riguardo. Infatti, contro la pirateria audiovisiva è stata costruita da tempo un’alleanza con il fine di arginare il fenomeno. L’avvio ed il buon funzionamento del ‘piracy shield’, la piattaforma prodotta della ‘Legge antipirateria’ votata dal Parlamento a luglio 2023, sono stati possibili nei tempi strettissimi previsti dalla Legge n. 93 grazie all’incessante impegno degli Operatori di Telecomunicazioni nazionali. Questi ultimi hanno messo in atto, con un impegno congiunto, le attività necessarie ad attuare la piattaforma automatizzata prevista dalla Legge secondo le indicazioni ricevute dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in continuità con la collaborazione già dimostrata allo stesso scopo all’Autorità sin dal 2013, primo anno di entrata in vigore del Regolamento per la promozione dell’offerta legale e la tutela del diritto d’autore online”.

Piracy shield: esperienza di riferimento

E aggiunge: “Il successo del ‘piracy shield’, esperienza di riferimento anche a livello internazionale, non sarebbe stato possibile senza la fattiva collaborazione tra Autorità ed Operatori, la comunanza di interessi e l’importante capacità di ascolto delle esigenze di tutti gli attori da parte dell’Autorità. Gli Operatori di Telecomunicazioni, attraverso le proprie competenze distintive di progettazione e grazie alla loro alta professionalità, hanno contribuito in modo essenziale all’avvio della piattaforma e continueranno a garantire la propria collaborazione all’Autorità, per mettere a disposizione dell’Italia un digitale sicuro, affidabile e adatto alle esigenze delle persone”.

“Al fine di garantire nel tempo il prosieguo di questa attività è essenziale che le caratteristiche di ascolto delle esigenze delle parti e di rispetto dei vincoli tecnici continuino ad essere al centro degli interventi di modifica e miglioramento della Piattaforma antipirateria ‘piracy shield’ – conclude quindi Asstel nella nota -. Riteniamo che l’approccio di ‘sistema’ e collaborativo attuato fino ad oggi, che ha consentito di dotare l’Italia di un importante strumento di legalità nell’ambiente online, non debba essere ostacolato dall’attribuzione agli Operatori di responsabilità di natura penale che non sono coerenti con la natura di fornitori di servizi di accesso alla rete e con i principi generali dell’ordinamento delle comunicazioni stabiliti a livello Comunitario”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4