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BT lancia Global Fabric, il network-as-a-service entra nell’era dell’AI



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Il sistema connetterà più velocemente e in modo più sicuro clienti e dispositivi ad applicazioni ospitate su cloud multipli. I primi servizi disponibili nel 2025. Ecco come funziona

Pubblicato il 3 ott 2024



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BT aggiorna la sua offerta per l’era digitale creando un asse tra reti come servizio, intelligenza artificiale e cloud: la telco britannica ha, infatti, rilasciato Global Fabric, una piattaforma Network as a service (Naas) che “semplificherà e velocizzerà il processo, per le aziende, di connettere in modo sicuro dipendenti, clienti e dispositivi ad applicazioni e servizi digitali – inclusi quelli basati su intelligenza artificiale – ospitati su cloud multipli”, come si legge nella nota di BT.

Il rilascio arriva dopo che l’azienda ha condotto approfonditi test operativi negli ultimi due mesi; i primi servizi Global Fabric saranno lanciati all’inizio del 2025.

BT Global Fabric, network-as-a-service per l’era dell’Ai

I clienti, fa sapere BT, potranno beneficiare di una connettività scalabile, sicura, ad alta capacità e resiliente, pronta a soddisfare le crescenti e complesse esigenze delle tecnologie emergenti basate sull’Ai. La flessibilità di Global Fabric rappresenterà un elemento distintivo: mentre, con le reti tradizionali, l’installazione o la modifica dei servizi di connettività può richiedere settimane, con Global Fabric ciò avverrà in tempo reale, aiutando le aziende a gestire i picchi di traffico imprevedibili e legati all’intelligenza artificiale.

BT ha già installato i “Point of Presence” (PoP) di Global Fabric in oltre 45 dei principali cloud data center mondiali, il cui numero è destinato a salire fino a 140. Questo offrirà ai clienti una vasta gamma di opzioni per accedere ai servizi di Global Fabric, rispondendo alle loro esigenze operative, di mercato e normative.

I clienti che non dispongono di connessioni di rete ai data center che ospitano i PoP Global Fabric potranno ordinare nuovi collegamenti a BT, assicurandosi il rilascio live dei servizi all’inizio del 2025.

Più potere dalle reti multi-cloud per il business

BT sta inoltre lanciando una demo del portale di gestione digitale Global Fabric. Entro novembre, questo strumento consentirà, ai team It dei clienti, di imparare come configurare e ottimizzare le proprie reti multi-cloud, oltre a sperimentare l’utilizzo delle applicazioni (Api). Le Api permetteranno ai clienti di integrare la connettività di Global Fabric in altre piattaforme e applicazioni digitali aziendali, favorendo l’innovazione e la crescita.

“La soluzione di Global Fabric di BT consentirà ai clienti di sfruttare al meglio le potenzialità del cloud”, ha dichiarato Colin Bannon, Chief technology officer di BT Business. “Offrirà loro la possibilità di connettersi ai migliori cloud data center del mondo per interagire con clienti, partner e fornitori, rendendo più agevoli le operazioni commerciali sia nel presente che nel futuro. Con il raggiungimento dei più recenti traguardi di sviluppo di Global Fabric, facciamo un altro ulteriore passo avanti verso una nuova era di interconnettività digitale progettata per l’Ai”.

I PoP per la nuova interconnettività digitale

L’infrastruttura core di Global Fabric è installata nei principali Carrier neutral facilities (Cnf) del mondo — grandi data center dove i provider di cloud, le aziende di Software-as-a-service (Saas) e gli operatori di rete forniscono l’accesso ai propri servizi.

Le sedi hardware di Global Fabric, ovvero i “punti di presenza” (PoP), facilitano la connessione dei clienti tra i propri siti aziendali ai partner commerciali, oltre che alle applicazioni e ai carichi di lavoro ospitati nel multi-cloud, utilizzando i PoP come gateway globali di connettività.

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