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Turismo e viaggi, in Italia l’e-commerce cuba quasi 40miliardi



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Il commercio elettronico rappresenta il 56% del valore del mercato dell’ospitalità e il 70% di quello dei trasporti. Ma solo il 15% dei cittadini utilizza la GenAI per la ricerca di servizi e la pianificazione degli itinerari

Pubblicato il 10 ott 2024



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Nel 2024 il Turismo in Italia continua a crescere, ma a tassi più contenuti se confrontati con quelli post pandemici. L’e-commerce rappresenta oggi il 56% del valore totale di mercato dell’ospitalità (21 miliardi su 37,5 miliardi di euro complessivi) e il 70% in quello dei trasporti (18,4 miliardi su 26,3 miliardi totali). Oggi il mercato del Travel (eCommerce + altri canali) cresce a ritmi diversi: il transato del settore ricettivo fa segnare un +4%, quello dei trasporti +10%; un aumento del +8% – infine – è il risultato condiviso sia dagli attori del tour operating (crociere escluse) che dalle agenzie di viaggio.

Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano, secondo cui il mercato dell’ospitalità raggiunge quota 37,5 miliardi, con una crescita del 4% trainata dalla componente extra-alberghiera ma soprattutto da un generale incremento dei prezzi.

La spinta non arriva dall’e-commerce

“Contrariamente a quanto osservato negli ultimi anni, non è l’e-commerce a spingere il mercato dell’ospitalità: la crescita della componente “online”, infatti, si assesta sul 4%, pari a quella del mercato nel suo complesso” dichiara Eleonora Lorenzini, Direttrice dell’Osservatorio Travel Innovation. “Nei trasporti, invece, si registra ancora una crescita a due cifre, trainata in particolare dal comparto aereo che ha beneficiato di un aumento dei passeggeri (+12%). La frenata estiva dei prezzi dei voli, soprattutto intercontinentali, determina una crescita del mercato inferiore rispetto al boom dello scorso anno, ma comunque considerevole”.

Il comparto dei trasporti (nelle tre componenti incoming, domestica e outgoing) nel 2024 raggiunge i 26,3 miliardi di euro, con un incremento del 10% rispetto al 2023. A fronte di un +10% del totale comparto dei trasporti, la componente e-commerce cresce con un tasso più elevato (+12%) e la sua incidenza raggiunge livelli molto superiori rispetto al pre-pandemia: dal 55% del 2019 al 70% del 2024.

Metodi di pagamento: piace la tariffa flessibile

Quanto a opzioni di acquisto e metodi di pagamento, negli ultimi 2 anni è aumentato il ricorso alla tariffa flessibile. Gli italiani che hanno prenotato un alloggio con possibilità di modifica/cancellazione fino all’ultimo sono infatti passati dal 34% del 2022 al 51% nel 2024. Inoltre, il pagamento rateizzato e il Buy Now Pay Later (Bnpl) sono in molti casi una leva decisionale: il 18% degli italiani e addirittura il 36% degli statunitensi dichiarano che acquistano soluzioni di viaggio solo da operatori che offrono questa modalità di pagamento flessibile.

È elevata anche l’attenzione dei turisti alla sostenibilità: in particolare il 37% degli americani ha cercato informazioni sulla sostenibilità ambientale dei servizi prima della prenotazione, a fronte del 14% e 15% dei turisti rispettivamente italiani e tedeschi. L’holiday working è, invece, una pratica consolidata soprattutto tra i viaggiatori statunitensi e svizzeri.

Biometria: condividere i dati non fa paura

“L’utilizzo della tecnologia nelle varie fasi del journey è più diffuso oltreoceano” dichiara Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Travel Innovation. “L’AI generativa supporta ben il 38% degli americani per ispirazione, ricerca di servizi o creazione dell’itinerario, a fronte del 15% degli italiani; in fase di prenotazione i canali digitali sono più utilizzati dai turisti statunitensi, che si appoggiano di più anche agli assistenti vocali durante il viaggio”. In tutti i Paesi considerati è alta la propensione a condividere i dati biometrici: a prescindere dalla provenienza almeno la metà dei viaggiatori è disposta a condividerli per velocizzare il check-in all’aeroporto. La disponibilità a condividere dati sulle abitudini di consumo è invece più bassa, a dimostrazione che su questo aspetto si sta sviluppando una maggiore sensibilità.

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