LA LETTERA ALLA UE

L’appello dei ceo delle telco: “Lo spettro oltre i 6 Ghz sia destinato alle reti mobili”



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“È l’unico in grado di fare fronte alla forte crescita del traffico dati ed è vitale per l’evoluzione del 5G e in futuro del 6G”. Fra i firmatari i numeri uno di Tim e Vodafone, Pietro Labriola e Margherita Della Valle

Pubblicato il 11 ott 2024



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I principali leader delle telecomunicazioni europee hanno lanciato un appello urgente alle istituzioni dell’Unione Europea affinché l’intera banda di spettro superiore ai 6 GHz sia dedicata esclusivamente alle reti mobili (SCARICA QUI LA LETTERA). Tra i firmatari della lettera, inviata a Commissione, Parlamento e Consiglio Ue, figurano ceo di spicco come Pietro Labriola di Telecom Italia e Margherita Della Valle di Vodafone Group, insieme ad altri leader come Alejandro Plater di A1 Telekom Austria Group e Timotheus Höttges di Deutsche Telekom AG.

Uno spettro cruciale

La lettera sottolinea l’importanza cruciale di questo spettro per sostenere la crescente domanda di traffico dati e per garantire l’evoluzione del 5G e la futura implementazione del 6G. “L’unico spettro che può rispondere a questa esigenza in modo economico e sostenibile è la banda superiore ai 6 GHz”, affermano i ceo, evidenziando come la sua disponibilità sia un prerequisito fondamentale per la competitività dell’Europa rispetto ad altri mercati leader come Cina e Stati Uniti.

I firmatari sottolineano che “senza un accesso illimitato ai 700 MHz completi nella banda superiore ai 6 GHz per l’industria mobile, il potenziale di questa banda per la società europea svanirebbe”. Insistono inoltre sul fatto che la condivisione dello spettro tra reti mobili e Wi-Fi comprometterebbe la viabilità economica delle implementazioni mobili, mettendo a rischio la leadership strategica dell’Europa nello sviluppo e nella standardizzazione delle tecnologie 5G e 6G.

Questa richiesta di azione è supportata dai dati del rapporto di Deloitte, che evidenzia come una connettività migliorata possa supportare un aumento del Pil pro capite del 7,2% se l’Europa riuscirà a raggiungere il 90% dell’indice Desi della Commissione entro il 2027.

In campo anche la Gsma

Questo appello segue l’allarme lanciato pochi giorni fa dalla Gsma, l’organizzazione globale degli operatori di rete mobile. La Gsma ha dichiarato che per massimizzare i benefici delle economie digitali globali, è essenziale che la banda di frequenza dei 6 GHz sia concessa in licenza agli operatori mobili. Il rapporto “Mobile Evolution in 6 GHz” evidenzia come questa banda sia fondamentale per abilitare un’ampia gamma di casi d’uso, specialmente in ambienti chiusi dove si svolge la maggior parte delle operazioni mobili.

I firmatari della lettera

Oltre a Labriola e Della Valle, i firmatari della lettera includono: Alejandro Plater (A1 Telekom Austria Group), Allison Kirkby (BT Group), Timotheus Höttges (Deutsche Telekom AG), Topi Manner (Elisa), Börje Ekholm (Ericsson), Pekka Lundmark (Nokia), Christel Heydemann (Orange), José María Álvarez-Pallete López (Telefónica S.A.) e Patrik Hofbauer (Telia Company). Questi leader chiedono un’azione decisiva e senza restrizioni per garantire che l’Europa possa mantenere la sua leadership tecnologica globale e assicurare il successo delle sue imprese di tecnologia domestica.

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