L’analisi

Intelligent automation, giro d’affari da 47 miliardi entro il 2030



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Integrare l’AI nei processi aziendali più complessi darà impulso all’innovazione e alla creatività, fornendo una spinta decisiva alla competitività delle aziende. La ricerca GlobalData: il fatturato del settore arriverà quasi a triplicare nel corso dei prossimi cinque anni

Pubblicato il 16 ott 2024




Il mercato globale dell’intelligent automation è destinato a più che raddoppiare nei prossimi cinque anni, passando da un giro d’affari di 18 miliardi di dollari, generato nel 2023, ai 47 miliardi di dollari previsti per il 2030. Sarà in particolare la rapida adozione dell’AI generativa a trainare gli investimenti in questo tipo di soluzioni.

A dirlo è un report di GlobalData, intitolato “Thematic Intelligence: Intelligent Automation”. Lo studio rivela che in realtà l’AI è già integrata nella maggior parte dei processi abilitati dall’automazione intelligente. Nella nuova era dell’automazione dunque si andrà oltre la semplice esecuzione dei compiti programmati, consentendo ai sistemi di analizzare i dati, prendere decisioni e imparare dalle interazioni tra macchinari, esseri umani e ambienti di lavoro. Sono questi gli aspetti che determinano un aumento dell’efficienza e promuovono l’innovazione continua, portando – secondo GlobalData – potenzialmente a un futuro in cui i bot non si limiteranno a eseguire le mansioni assegnate, ma determineranno anche la crescita strategica delle organizzazioni attraverso la creatività.

Cosa consente di fare l’AI nell’automazione

“L’automazione intelligente sta trasformando il modo in cui le aziende operano, non solo migliorando l’efficienza ma rimodellando radicalmente i processi attraverso l’innovazione guidata dall’AI”, commenta Nicklas Nilsson, consulente per l’intelligence strategica di GlobalData. “Man mano che l’automazione si evolve in un asset strategico per le organizzazioni, si aprono nuove aree di creatività e crescita. Le aziende che abbracciano questa trasformazione saranno meglio posizionate per affrontare le esigenze di un panorama aziendale in continua evoluzione”.

La GenAI, come accennato, è diventata un fattore chiave dell’automazione intelligente, ampliando la portata delle attività automatizzabili e consentendo ai dipendenti non tecnici di creare le proprie soluzioni. Nell’ultimo anno, tutti i principali operatori del settore hanno aggiunto funzionalità GenAI attraverso integrazioni con soluzioni note come ChatGpt e lo sviluppo di strumenti copilot su misura, consentendo alle aziende di accelerare l’innovazione e ampliare l’accesso all’automazione.

I possibili rischi e le azioni da intraprendere

“La capacità di GenAI di generare nuovi contenuti contestualmente rilevanti a partire da semplici richieste ha aperto molte possibilità”, prosegue Nilsson. “Democratizzando l’accesso e consentendo ai dipendenti senza competenze tecniche di creare soluzioni, accelera l’innovazione e aumenta la produttività delle organizzazioni. Tuttavia, è essenziale che le aziende stabiliscano solide strutture di governance per garantire che questi strumenti siano utilizzati in modo sicuro ed efficace”.

Nonostante i vantaggi che offre, infatti, la GenAI deve affrontare sfide legate alla governance, alla sicurezza e alla conformità. Man mano che l’automazione diventa più avanzata, le aziende dovranno implementare controlli più severi per proteggere i dati sensibili e garantire che i loro sistemi siano conformi alle normative di settore.

“Il futuro dell’automazione intelligente dipenderà da un delicato equilibrio tra innovazione e governance”, chiosa Nilsson. “Con la continua evoluzione dell’AI, le imprese devono assicurarsi che le loro strategie di automazione siano sicure, conformi e in grado di gestire la complessità delle moderne operazioni aziendali”.

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