Nasce in Intesa Sanpaolo la nuova area di governo ‘Chief Security Officer’, a diretto riporto del consigliere delegato e ceo Carlo Messina, affidata ad Antonio De Vita. All’Area di Governo di nuova costituzione è affidato il presidio della sicurezza fisica, informatica (cybersecurity) e della continuità operativa (business continuity).
L’Istituto fa sapere, in una nota ufficiale, che il passaggio garantisce un unico punto di presidio dei modelli e delle soluzioni in materia di sicurezza, oltre alla governance del budget, all’identificazione delle priorità e al consolidamento dell’adesione ai migliori standard e modelli internazionali in materia di sicurezza.
Focus sulla sicurezza, in particolare quella IT
“Il Generale De Vita porta in Intesa Sanpaolo la sua esperienza, competenza e autorevolezza per potenziare un ambito di rilievo fondamentale per la Banca – afferma Carlo Messina -. Grazie al suo ingresso nel Gruppo e con la costituzione della nuova Area saremo in grado di garantire focalizzazione, investimenti e risorse sulla sicurezza, in tutti i suoi complessi aspetti, con particolare riferimento a quelli tecnologici”.
Antonio De Vita: chi è
Il più recente incarico è stato Generale di Corpo d’Armata con responsabilità dei carabinieri per il sud Italia. In precedenza, Generale di brigata e di divisione, con responsabilità sui comandi regionali della Lombardia e del Lazio, che assicurano il coordinamento operativo tra i comandi provinciali della regione e la gestione del personale, dell’area logistica e amministrativa, Colonnello e Generale di Brigata sui comandi provinciali di Torino, Napoli e Roma, con la responsabilità di gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica per l’Arma dei Carabinieri.
Antonio De Vita ha avuto la responsabilità, per l’Arma dei Carabinieri, dell’emergenza Covid in Lombardia e, in precedenza, per le Olimpiadi Invernali di Torino del 2006.
Notarizzazione delle fideiussioni: nasce la piattaforma blockchain
Intanto Cetif Advisory, in collaborazione con Nexi e Reply, lancia la prima piattaforma italiana per la gestione del ciclo di vita delle garanzie fideiussorie e la notarizzazione di queste su tecnologia blockchain: già caricata la prima fideiussione sull’applicativo.
La piattaforma, frutto di anni di impegno e sviluppo, ha preso forma a partire da ottobre 2019, quando sono state identificate le principali criticità del settore delle fideiussioni, tra cui: la scarsa digitalizzazione, le frodi elevate e la gestione non strutturata. In risposta a queste sfide, tra febbraio e dicembre 2020, è stata avviata una fase di sperimentazione, con l’obiettivo di sviluppare un Mvp (Minimum Viable Product) per digitalizzare le fideiussioni sulla Blockchain Corda R3 erogata da Nexi, la PayTech Europea leader nei pagamenti digitali. A questa fase hanno partecipato 29 aziende, tra cui banche, assicurazioni, associazioni e consorzi, sotto la supervisione di un comitato scientifico composto da molteplici Autorità. Con la conclusione della fase di sperimentazione nel dicembre 2020, si è deciso di procedere all’industrializzazione della piattaforma Fideiussioni Digitali. Per raggiungere questo obiettivo, tra febbraio e luglio 2021, sono stati avviati tre cantieri di analisi, seguiti dai cantieri di sviluppo tra luglio e dicembre 2021, che hanno portato alla realizzazione della piattaforma finale, integrando approfondite analisi legali, funzionali e tecniche.
All’inizio del 2023, l’introduzione del Nuovo Codice degli Appalti ha comportato modifiche significative alla piattaforma, per allinearsi alle nuove normative ed ai requisiti dell’AgID (Agenzia per l’Italia digitale). Grazie alla circolare Anac del 28 giugno 2024, si è poi confermata la necessità di una soluzione capace di gestire ogni fase del ciclo di vita delle fideiussioni, garantendo non solo la tracciabilità ma anche la notarizzazione su blockchain.