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Cavi sottomarini, Butti: “L’Italia punta a salvaguardare le infrastrutture critiche”



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Il Sottosegretario all’Innovazione e l’Ambasciatore Usa Nathaniel Fick sottoscrivono il New York Statement in occasione della ministeriale G7 di Cernobbio: approccio globale condiviso per garantire la sicurezza, l’affidabilità, l’interoperabilità e la sostenibilità delle reti

Pubblicato il 18 ott 2024



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Progettare infrastrutture e servizi di cavi sottomarini considerandone resilienza e sicurezza. E ancora, promuovere un più stretto coordinamento tra governi e settore privato per la realizzazione di reti resilienti e future proof. Sono questi alcuni dei principi del “Comunicato congiunto di New York sulla sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini in un mondo globalmente digitalizzato”, a cui l’Italia ha aderito, a valle del G7 Tecnologia e Digitale, come annunciato dal Sottosegretario all’innovazione tecnologica, Alessio Butti e dall’Ambasciatore degli Stati Uniti per il Cyberspazio e la Politica Digitale Nathaniel Fick.

Oltre all’Italia e agli Usa, Paese proponente, hanno aderito Australia, Canada, Unione europea, Stati Federati di Micronesia, Finlandia, Francia, Giappone, Isole Marshall, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Portogallo, Repubblica di Corea, Singapore, Tonga, Tuvalu e Regno Unito.

Butti: “Tuteliamo l’integrità delle infrastrutture critiche”

“La trasmissione di grandi volumi di dati e informazioni permea praticamente ogni aspetto della nostra vita, e i cavi sottomarini costituiscono un’infrastruttura essenziale per le reti di comunicazione globali – ha spiegato Butti – Con l’adesione a questo Comunicato, riaffermiamo il nostro impegno a tutelare la sicurezza e l’integrità di queste infrastrutture critiche. Promuoviamo politiche volte a favorire lo sviluppo di reti efficienti, robuste e sicure, fondamentali per garantire la continuità dei flussi di dati e informazioni su cui si basa l’economia globale.”

Per l’Ambasciatore degli Stati Uniti per il Cyberspazio e la Politica Digitale Nathaniel C. Fick, “la protezione e l’ampliamento delle reti di cavi sottomarini sono alla base dell’economia globale e del nostro futuro digitale condiviso”.

“Con i New York Principles – ha puntualizzato – dimostriamo il nostro impegno comune per guidare efficacemente le trasformazioni digitali in tutto il mondo, sostenendo progetti in grado di creare cavi sottomarini efficienti, resilienti e sicuri”.

I principi chiave del documento

Il comunicato sottolinea la necessità di un approccio globale condiviso volto a garantire la sicurezza, l’affidabilità, l’interoperabilità, la sostenibilità e la resilienza per la messa in opera, la riparazione e la manutenzione delle infrastrutture dei cavi sottomarini.

Ecco i principi chiave:

Progettare infrastrutture e servizi di cavi sottomarini considerandone resilienza, ridondanza e sicurezza. Costruire e mantenere questa infrastruttura incorporando le migliori pratiche di sicurezza informatica che facilitano la comunicazione internazionale in modo sicuro.

Far avanzare la cooperazione tra i sostenitori per selezionare fornitori di cavi sottomarini sicuri e verificabili per nuovi progetti di cavi, in particolare per progetti di cavi Ict intercontinentali. Inoltre, ridurre la latenza e migliorare ladiversità dei percorsi, proteggere i cavi e anticipare i rischi di danni intenzionali o non intenzionali, nonché i rischi di comunicazioni e dati compromessi.

Promuovere un più stretto coordinamento tra governi e settore privato per sostenere l’implementazione, la manutenzione e la riparazione responsabile dei cavi sottomarini secondo le norme internazionali stabilite dal settore.

Sottolineare l’importanza della pianificazione spaziale e dei percorsi per promuovere l’uso coordinato dei fondali marini, proteggere i cavi dai rischi naturali o causati dall’uomo, allentare i punti di strozzatura e ridurre il rischio di interruzioni involontarie, espandendo al contempo la connettività globale. Incoraggiare, ove applicabile, percorsi alternativi di cavi sottomarini al fine di migliorare la resilienza della rete globale di cavi.

Condividere con gli stakeholder e i governi le migliori pratiche per l’autorizzazione e la regolamentazione a supporto dei sistemi via cavo internazionali e dei servizi e delle capacità di supporto.

Incoraggiare la trasparenza dei fornitori di servizi di rete via cavo sottomarino e i fornitori di operazioni e manutenzione nelle loro proprietà, partenariati e strutture di governance aziendale.

Prendere regolarmente in considerazione le valutazioni del rischio per la sicurezza durante tutto il ciclo di vita del cavo, tenendo conto dei fattori di rischio tecnici e non tecnici come l’influenza indebita di un paese terzo su fornitori e prestatori di servizi, sviluppando e attuando al contempo misure di mitigazione del rischio.

Promuovere quadri di mitigazione del rischio dei dati e misure di sicurezza dei dati per proteggere le reti via cavo dall’accesso non autorizzato ai dati in transito o archiviati per duplici scopi.

Rispettare il diritto internazionale applicabile, come indicato nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos), e il diritto nazionale, e considerare le politiche pertinenti a livello regionale o nazionale, nonché le migliori pratiche di settore applicabili, in particolare per quanto riguarda la valutazione e la gestione del rischio.

L’appello agli altri Paesi

Con la firma del comunicato congiunto di New York, Italia e Stati Uniti auspicano che altre nazioni aderiscano a questi principi e rafforzino la cooperazione per preservare meglio l’affidabilità, l’integrità, la sicurezza e la disponibilità delle infrastrutture che sostengono la comunità globale.

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