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Startup e pmi innovative, via alla nuova legge: Ecco cosa cambia



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Agevolazioni fiscali per gli investitori, anche sotto forma di credito d’imposta, esenzione della tassazione dei capital gain e facilitazioni per la costituzione di fondi di venture capital. Il deputato della Lega, Centemero: “Proiettiamo l’Italia verso il futuro incentivando crescita e sviluppo”

Pubblicato il 23 ott 2024



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La Camera dà il via libera alla proposta di legge (pdl) sulle startup. “La pdl per la promozione delle startup è legge con l’ok unanime della Camera – spiega il deputato della Lega Giulio Centemero, primo firmatario della provvedimento – Dobbiamo proiettare l’Italia verso il futuro, incentivando la crescita e lo sviluppo dell’innovazione ”.

Il provvedimento, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, è legge.

Cosa prevede la pdl

In arrivo agevolazioni fiscali per chi investe in startup anche sotto forma di credito d’imposta laddove non vi sia capienza, l’esenzione della tassazione dei capital gain per investimenti in fondi dedicati prevalentemente a startup e pmi innovative, semplificazioni per la costituzione di fondi di VC e la costituzione del fondo di fondi di Cdp che aiuta a indirizzare i denaro pubblico e privato verso le pmi che scelgono i mercati finanziari per crescere.

Mattarella firma la manovra 2025

Intanto la legge di bilancio 2025 prosegue il suo iter. Dopo la firma da parte del presidente Mattarella, il testo arriverà alle Camere: secondo quanto viene riferito le audizioni nelle Commissioni Bilancio dovrebbero iniziare il 28 ottobre mentre il termine degli emendamenti dovrebbe essere fissato fra l’8 e il 10 novembre.

Grandi novità sul fronte digitale. Cambia la tassa sui servizi digitali che viene estesa a tutti i soggetti che realizzano ricavi in Italia.

Oggi ad essere soggetti al pagamento della web tax con aliquota al 3% sono le imprese che realizzano ovunque nel mondo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare complessivo di ricavi di almeno 750 milioni di euro a livello globale e che percepiscono un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiore 5,5 milioni in Italia. Entrambi i tetti verranno eliminati e dunque l’imposta del 3% si applicherà a tutti gli operatori del settore.

Viene alzata, dal 2025, anche la ritenuta sulle plusvalenze delle cripto-attività, portandola dall’attuale 26% al 42%.

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