L’INDAGINE PER CORRUZIONE

Tim, cda urgente: la responsabilità del procurement affidata a Giampaolo Leone



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La nomina a seguito delle perquisizioni a carico di Simone De Rose, che secondo la Procura di Roma avrebbe intascato una mazzetta da 50mila euro dal manager di Ntt Data Emilio Graziano. La direzione compliance ad interim a Massimiliano Turconi, che resta a capo anche della direzione audit 

Pubblicato il 24 ott 2024



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Tim cambia il responsabule Procurement & Logistics del Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Alberta Figari, ha preso atto dell’indagine della Procura di Roma su una presunta corruzione fra privati che ha portato a una perquisizione a carico di un dirigente della società.

La nomina

Il cda ha proceduto alla nomina di Giampaolo Leone quale responsabile Procurement & Logistics del Gruppo. Leone, in precedenza responsabile della Direzione Compliance e titolare di 246.755 azioni ordinarie Tim, si qualifica come dirigente con responsabilità strategiche. La Direzione Compliance viene affidata ad interim a Massimiliano Turconi, che mantiene la Responsabilità della Direzione Audit.

Tim ribadisce la collaborazione con gli inquirenti

Il cda, inoltre, come già espresso dalla società, “garantisce l’assoluta collaborazione con le Autorità inquirenti – si legge in una nota – con l’obiettivo di ricostruire eventuali responsabilità ai danni del Gruppo, che nella vicenda è da considerarsi estraneo e parte lesa. In tale contesto la società aveva già avviato specifiche attività di audit alla luce delle indiscrezioni di stampa sulla cosiddetta vicenda Sogei”.

L’indagine della Procura di Roma

Ieri la Guardia di Finanza su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, ha dato esecuzione a un decreto di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro “nei confronti di due soggetti, rispettivamente procuratori delle società quotate Tim e Ntt Data Italia, per l’ipotesi di corruzione tra privati”, si legge in una nota delle Procura stessa.

“Le perquisizioni sono eseguite presso i domicili dei soggetti nonché taluni uffici delle menzionate società – prosegue la nota – Il provvedimento in questione è stato emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari allo stato delle attuali acquisizioni probatorie ed è doveroso sottolineare che sino a un giudizio definitivo vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati”.

Indagati Simone De Rose, dirigente di Tim, ed Emilio Graziano, procuratore di Ntt Data Italia.

De Rose in Tim è responsabile dal 2019 nell’ambito della funzione Procurement per gli acquisti It e Ict Business. Nel dicembre 2021 era stato nominato ad interim responsabile della funzione Procurement.

L’inchiesta è un segmento di quella, avviata da alcuni pm capitolini tra cui Paolo Ielo, per corruzione e turbativa d’asta che ha portato all’arresto, tra gli altri, di Paolino Iorio, ex dg di Sogei, braccio informatico del Tesoro, e dell’imprenditore Massimo Rossi. Secondo l’ipotesi accusatoria formulata dai pm capitolini Gianfranco Gallo e Alessandro Picchi, il procuratore speciale di Tim avrebbe ricevuto “in due occasioni” denaro “non dovuto” dall’altro indagato “per compiere atti in violazione degli obblighi inerenti al suo ufficio e comunque in violazione degli obblighi di fedelta’”. In particolare, il procuratore di Tim avrebbe ricevuto 50 mila euro il 22 febbraio 2024 e una somma non quantificata il 15 maggio 2024. I due procuratori sono emersi come “soggetti di interesse investigativo” durante un atto di indagine della guardia di finanza con riferimento all’imprenditore Massimo Rossi, arrestato in una diversa inchiesta giudiziaria assieme all’ex Dg Business di Sogei, Paolino Iorio.

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