Brilla e batte le attese la trimestrale di Alphabet, con il titolo al rialzo del 5,1% nell’after-hours, subito dopo la pubblicazione dei conti relativi al trimestre conclusosi il 30 settembre 2024. La controllante di Google ha registrato un utile adjusted per azione di 2,12 dollari (+37%) su ricavi in rialzo del 15% anno su anno a 88,27 miliardi di dollari, contro attese per 1,83 dollari su 86,44 miliardi di ricavi. L’utile netto è stato di 26,3 miliardi, in rialzo del 34% rispetto ai 19,7 miliardi dello stesso trimestre del 2023.
I ricavi generati dalla pubblicità sono stati pari a 65,85 miliardi, contro attese per 65,5 milioni ed in rialzo rispetto ai 59,65 miliardi di un anno fa. I ricavi generati dalle pubblicità su YouTube sono stati di 8,92 miliardi, contro gli 8,89 miliardi del consensus, e sono risultati sopra le attese anche i ricavi di Google Cloud, pari a 11,35 miliardi, contro i 10,88 miliardi del consensus. I costi di acquisizione del traffico (Tac) sono stati di 13,72 miliardi, contro i 13,53 miliardi del consensus.
Sundar Pichai, ceo di Alphabet, ha commentato: “Lo slancio in tutta l’azienda è straordinario. Il nostro impegno per l’innovazione, così come il nostro focus a lungo termine e i nostri investimenti nell’intelligenza artificiale, stanno dando i loro frutti, poiché consumatori e partner beneficiano dei nostri strumenti di Ai”.
La nuova Cfo del gruppo, Anat Ashkenazi, che ha sostituito di recente Ruth Porat, ha fatto il suo debutto nella call con gli analisti, affermando che una delle sue massime priorità sarà quella di guidare più “efficienze dei costi” in tutta l’azienda, uno sforzo avviato già da Porat e sostenuto dal ceo Pichai.
Google, trimestrale in crescita, focus sull’Ai
“Nella Search le nostre nuove funzionalità di intelligenza artificiale stanno espandendo ciò che le persone possono cercare e il modo in cui lo cercano”, ha proseguito Pichai nel suo commento ufficiale. “Nel cloud, le nostre soluzioni Ai contribuiscono a favorire un’adozione più profonda dei prodotti da parte dei clienti esistenti, ad attrarre nuovi clienti e a chiudere contratti più grandi. E i ricavi totali derivanti dalla pubblicità e dagli abbonamenti di YouTube hanno superato per la prima volta i 50 miliardi di dollari negli ultimi quattro trimestri”.
Pichai ha proseguito: “Abbiamo generato una forte crescita dei ricavi nel trimestre e i nostri continui sforzi per migliorare l’efficienza hanno contribuito a migliorare i margini. Non vedo l’ora di promuovere ulteriori progressi per consumatori, clienti e creatori a livello globale”.
Il cloud in volata, ricavi a +35%
Nel terzo trimestre l’attività Google Services resta il core business, con ricavi a 76,5 miliardi di dollari, in aumento del 13% anno su anno, guidati da Google Search & Other, da abbonamenti, piattaforme e dispositivi Google e dagli annunci YouTube.
In forte ascesa l’attività Google Cloud con ricavi aumentati del 35% a 11,4 miliardi di dollari, guidati dalla crescita accelerata di Google Cloud Platform (Gcp) attraverso l’infrastruttura Ai, le soluzioni di intelligenza artificiale generativa e i principali prodotti Gcp.
L’utile operativo totale è aumentato del 34% e la percentuale del margine operativo è aumentata di 4,5 punti al 32%.
Google ha un totale di 181.269 dipendenti, contro 182.381 di un anno fa.
Ulteriori efficienze per sostenere gli investimenti
Nella call con gli analisti per commentare i risultati finanziari, la Cfo Ashkenazi ha detto che una delle sue priorità è guardare in tutta l’organizzazione per riuscire a generare “ulteriori efficienze” in modo che l’azienda possa investire in nuove aree e mantenere il suo vantaggio competitivo e i suoi margini.
Alphabet ha riportato 13 miliardi di dollari di spese in conto capitale nel terzo trimestre e Ashkenazi ha detto che si aspetta lo stesso livello di spesa nel quarto. La maggior parte della spesa si riferisce all’infrastruttura tecnica, ovvero server e attrezzature per data center che alimentano i prodotti cloud e Ai.
Nel 2025 le spese in conto capitale dovrebbero aumentare ulteriormente, visto anche quanto annunciato dal ceo Pichai, ovvero “una tabella di marcia aggressiva” per la search e il cloud”. Askenazi ha sottolineato che gli investimenti si basano sulla domanda dei clienti, quindi “si tradurrà in entrate a breve termine”.