consolidamento

Vodafone-Three, ecco i 3 “rimedi” per far andare in porto il merger



Indirizzo copiato

L’Antitrust Uk pubblica il “Remedies working paper”. Piano congiunto per l’infrastrutturazione, alcune tariffe blindate per almeno tre anni e condizioni sulle offerte wholesale da pre-concordare con gli operatori mobili virtuali

Pubblicato il 5 nov 2024



merger, acquisizione, takeover

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato britannica (Competition and Markets Authority, Cma) ha pubblicato il “Remedies working paper“, un report che ha l’obiettivo di dirimere i punti più controversi del dossier relativo alla fusione Vodafone-Three.

In particolare, secondo la Cma, un impegno multimiliardario per potenziare la rete della nuova società in tutto il Regno Unito, compresa l’introduzione del 5G, combinato con protezioni a breve termine per i clienti, potrebbe risolvere i problemi di concorrenza individuati a settembre e consentire l’operazione.

L’evoluzione del caso

Nonostante le possibilità di “problemi”, la Cma all’epoca fece sapere di aver rilevato che la “fusione avrebbe potuto migliorare la qualità delle reti mobili”. Alla luce di ciò, la Competition and Markets Authority aveva chiesto a Vodafone di proporre delle soluzioni per autorizzare l’operazione prima della decisione finale. A inizio ottobre le due telco si sono impegnate a limitare gli aumenti dei prezzi su alcune offerte, garantendo inoltre l’impegno sugli investimenti di rete.

Con il documento di lavoro pubblicato dalla Cma sulle misure correttive, l’Antitrust punta ora a raccogliere pareri sull’efficacia del pacchetto di misure correttive proposto, e il caso fa un netto passo avanti.

Le tre misure correttive richieste per autorizzare il merger

In via provvisoria, la Cma ritiene che un impegno giuridicamente vincolante a intraprendere il programma di integrazione e investimento nella rete proposto da Vodafone e Three migliorerebbe in modo significativo la qualità della rete mobile della società risultante dalla fusione, stimolando la concorrenza tra gli operatori di rete mobile nel lungo periodo e avvantaggiando milioni di persone che si affidano ai servizi mobili.

La Cma ha inoltre rilevato la necessità di adottare misure correttive a breve termine per garantire che i consumatori al dettaglio e gli operatori di rete mobile virtuale possano continuare a ottenere buone offerte durante i primi anni di integrazione della rete e di introduzione degli investimenti.

Le misure correttive proposte, nello specifico, impongono a Vodafone e Three tre azioni:

realizzare il loro piano di rete congiunto, che definisce gli aggiornamenti e i miglioramenti della rete che saranno realizzati attraverso livelli significativi di investimenti nei prossimi otto anni in tutto il Regno Unito. Si tratterebbe di un obbligo legale supervisionato sia dall’Ofcom – l’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni – sia dalla Competition and Markets Authority;

impegnarsi a mantenere alcune tariffe mobili e piani dati esistenti per almeno tre anni, proteggendo milioni di clienti attuali e futuri di Vodafone/Three (compresi i clienti delle loro sottomarche) da aumenti di prezzo a breve termine nei primi anni del piano di rete;

impegnarsi a rispettare prezzi e condizioni contrattuali preconcordate per garantire che gli operatori di reti mobili virtuali possano ottenere offerte competitive all’ingrosso.

Stimolare la concorrenza e migliorare l’infrastruttura

“Riteniamo che questo accordo abbia il potenziale per essere favorevole alla concorrenza nel settore della telefonia mobile del Regno Unito, se le nostre preoccupazioni verranno affrontate”, dichiara Stuart McIntosh, presidente del gruppo d’inchiesta che ha condotto l’indagine. “La nostra opinione provvisoria è che impegni vincolanti combinati con protezioni a breve termine per i consumatori e i fornitori all’ingrosso risolverebbero le nostre preoccupazioni, preservando i vantaggi di questa fusione. Un impegno di rete giuridicamente vincolante stimolerebbe la concorrenza a lungo termine e le misure aggiuntive proteggerebbero i consumatori e i clienti all’ingrosso durante l’implementazione degli aggiornamenti della rete”, chiosa McIntosh.

Il termine “provvisorio” è d’obbligo, visto che la decisione finale, prevista entro la scadenza del 7 dicembre, non è ancora scontata. Il gruppo d’inchiesta invita a fornire commenti sul nuovo paper entro il 12 novembre.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4