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Tlc, “maturità variabile”: il futuro nelle digital platform, ma serve un nuovo equilibrio di mercato



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Bisogna andare oltre la connettività. La creazione di un network cloud essenziale per innovare i servizi e separarli dalla rete. Quattro i pilastri: consolidamento, mercato unico, definizione di politiche industriali e una regolamentazione che favorisca gli investimenti e consenta di giocare la partita ad armi pari con gli hyperscaler

Pubblicato il 6 nov 2024



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Rivalorizzare le reti di telecomunicazioni garantendo relazioni equilibrate tra i diversi attori, alias fra telco e hyperscaler: è questa la strada per garantire il futuro del comparto delle Tlc in Europa. E sono quattro le azioni chiave messe nero su bianco nel “Rapporto sulla filiera delle telecomunicazioni in Italiaa firma di Asstel secondo cui il settore delle telco è caratterizzato da una “maturità variabile” a livello globale: consentire il consolidamento e la creazione di un mercato unico europeo, definire politiche industriali e regole di mercato che assicurino gli investimenti infrastrutturali, eliminare le barriere normative e definire una politica dello spettro, stabilire un quadro normativo adeguato per l’equilibrio con gli hyperscaler

“Gli operatori hanno tutte le caratteristiche per essere gli orchestratori del nuovo ecosistema più integrato e interdipendente rispetto alla tradizionale filiera e ciò implica che gli attori devono arricchire le loro competenze distintive per esserne protagonisti”, evidenzia Massimo Sarmi, Presidente dell’Associazione.

Andare oltre la connettività

Ma a tutti gli operatori è ormai chiaro che bisogna andare oltre la connettività e puntare sy servizi innovativi che possano fare la differenza. “Il futuro dell’ecosistema delle telecomunicazioni e dei servizi digitali dipenderà fortemente dallo sviluppo di nuove piattaforme digitali che giocano un ruolo cruciale nella gestione delle interazioni tra vari attori nell’ecosistema, facilitando lo sviluppo di servizi condivisi e lo scambio di dati”, si legge nel report. E diventa essenziale la creazione di una piattaforma cloud di rete, per facilitare lo sviluppo e la distribuzione delle network Api, essenziale per innovare i servizi e separare la rete da questi ultimi.

“Molti operatori sono alle prese con iniziative di diversificazione, entrando in nuovi settori come il cloud, la sicurezza e i servizi di integrazione e lo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale, che sta trasformando vari settori, sta influenzando le attività delle telco”.

Un nuovo equilibrio di mercato

Ma la vera sfida sarà trovare un nuovo equilibrio di mercato. “È importante porre un forte accento sulle politiche di regolamentazione e controllo e sui possibili cambi di approccio. Per ragioni storiche, le politiche pubbliche sul settore sono state finora impostate su una regolazione ex ante che vincola la libertà d’azione degli attori di mercato a pareri preventivi di autorità pubbliche rispetto a qualunque operazione che modifichi l’assetto del mercato o, in alcuni casi, il perimento e la tipologia dell’offerta di servizi”.

L’evoluzione del mercato Tlc in Italia

Dopo cinque anni di calo, nel 2023 il mercato Tlc in Italia risulta stabile con un valore che si conferma pari a 27,1 miliardi di euro. Ma se da un lato tornano a crescere in maniera importante i ricavi del mercato fisso (+5%), dall’altro si assiste ad una forte diminuzione del mobile (-5%) . “Con riferimento alle dinamiche del mercato fisso, la fisiologica contrazione dei ricavi da servizi tradizionali voce è compensata da una leggera crescita dei ricavi da servizi legati ai dati e dei servizi di interconnessione tra gli operatori. È però la voce altri ricavi (in particolare servizi Ict) quella con una crescita maggiore (+17%) che dà lo slancio per la ripresa del mercato”, si legge nel report. Di contro “il mobile continua invece il suo calo con una perdita di circa 600 milioni di euro. Il peso dei ricavi mobile sul totale rimane nell’intorno del 42%. La decrescita è legata principalmente al forte scenario competitivo che ha portato ad una ulteriore riduzione dei prezzi e al riposizionamento dei clienti su offerte bundle a minor livello complessivo di Arpu (o maggiori servizi a parità di prezzo)”.

Balzo dei ricavi da servizi Ict

I ricavi da servizi Ict (sia fissi che mobili) sono in crescita del 14% e valgono quasi 2,7 miliardi. “Sebbene valgano ancora solo il 10% sul totale dei ricavi, negli ultimi anni si è assistito ad un aumento della loro importanza sul business degli operatori Tlc” E sono cloud e cybersecurity a fare da traino.

I costi operativi

A pesare sulle casse degli operatori si aggiunge anche la crescita continua nel 2023 dell’aumento dei costi operativi (+2%) per un valore di circa 400 milioni. Questo, in combinazione ai ricavi stabili, porta a una ulteriore riduzione dell’Ebitda. L’incremento dei costi è dovuto all’aumento dei costi per l’acquisto di materie prime, legati ai maggiori volumi di acquisto di beni e apparati e dei costi per servizi. L’aumento dei costi è inoltre fortemente influenzato anche dall’inflazione, fattore che impatta anche sugli investimenti Capex.

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