Alessandro Gropelli è il nuovo direttore generale di Connect Europe. La nomina, già approvata dal Consiglio esecutivo della ex Etno, è stata resa ufficiale durante l’assemblea generale dell’associazione delle imprese che si occupano di reti e servizi di connettività, di scena in questi giorni a Lisbona. Gropelli succede a Lise Fuhr e porta al vertice “un gruppo dirigente di grande esperienza, che lavorerà con lui per rafforzare ulteriormente l’efficacia e l’impatto dell’associazione”, si legge in una nota. In particolare, Maarit Palovirta è stata promossa alla carica di vicedirettore generale – Strategia e politica, mentre Paolo Grassia è il nuovo direttore senior della politica e dell’advocacy.
La Strategia per il 2025
L’assemblea generale ha anche approvato la Strategia 2025 dell’associazione, che prevede di sostenere il ruolo della connettività per realizzare un’economia europea più forte e un continente più sicuro, resiliente e sostenibile. Mentre i nuovi vertici della Commissione europea e del Parlamento europeo discutono su come portare avanti le loro priorità, i membri di Connect Europe sostengono che si debbano “garantire investimenti senza precedenti in reti che raggiungano ogni europeo, rivedendo radicalmente il quadro normativo dell’Ue, abbandonando l’attuale regolamentazione ex-ante, riformando la politica dello spettro e creando una forte politica industriale per una connettività sicura e sostenibile”. È del resto necessario “sfruttare appieno il potenziale del Mercato unico delle telecomunicazioni, raggiungendo dimensioni adeguate nel settore delle telecomunicazioni e armonizzando le norme in modo da poter offrire senza problemi i migliori servizi a tutti i cittadini europei, innovare e sviluppare sinergie transfrontaliere”. Infine, occorre “accelerare l’innovazione in Europa, snellendo la regolamentazione settoriale, eliminando le norme superflue, armonizzando maggiormente a livello europeo e garantendo equità e parità di condizioni con gli altri attori del mercato nell’ecosistema di Internet”.
Nelle scorse settimane, Connect Europe aveva presentato un piano in otto fasi per costruire “un continente più connesso, competitivo e innovativo a vantaggio dei cittadini e delle imprese”. Una roadmap che sulla scia della relazione di Mario Draghi chiede un’importante riforma della politica delle telecomunicazioni, concentrandosi sulla promozione dell’innovazione piuttosto che sull’aggiunta di strati di regolamentazione.
I nuovi ingressi in associazione: per l’Italia arriva FiberCop
In occasione del summit, l’associazione ha ampliato il numero totale di membri e osservatori dagli attuali 40 a un totale di 43. Per l’Italia è entrato FiberCop, mentre da Malta e dall’Ungheria arrivano Melita e 4iG.
L’assemblea generale ha poi riconfermato Steven Tas (Proximus) come presidente del Comitato esecutivo di Connect Europe 2025 per un ulteriore mandato di un anno. Il Comitato esecutivo è stato ulteriormente rafforzato con l’ingresso di Liberty Global (Eke Vermeer). Bt Group (nella persona di Daniel Wilson), Kpn (Jos Huigen), Orange (Pascal Rogard) e Telenor Group (Krisztina Baracsi) sono state rielette nel Consiglio per un ulteriore mandato di tre anni. Continueranno quindi a lavorare insieme agli attuali membri del Consiglio.